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Coronavirus e ricerche online

12 Marzo 2020

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Coronavirus e ricerche online

Di Raoul Ragazzi e Valentina Tortolini

Il Coronavirus ha generato un interesse mediatico senza precedenti a livello mondiale. Purtroppo, i casi di persone contagiate anche in Alto Adige crescono ogni giorno e con loro anche la curiosità di saperne di più, di informarsi e di cercare di capire più approfonditamente cosa sia e come agisca. Abbiamo pensato di condividere con voi quanto sta accadendo nel mondo del web in merito a questo tema così chiacchierato, perché anche l’argomento più temibile, se conosciuto, fa meno paura.

Introduzione e metodologia

In questa breve ricerca sono state analizzate le ricerche online correlate al temine coronavirus.  Il report presenta sia una breve analisi quantitativa dei trend ricerca correlati al termine coronavirus, sia una valutazione qualitativa delle query di ricerca effettuate in 5 paesi europei.

Per prima cosa abbiamo analizzato il trend delle ricerche globali del termine coronavirus e il distribuzione delle ricerche nei vari stati del mondo.

Successivamente ci siamo concentrati su 5 paesi europei: Italia, Francia, Germania, Spagna e Regno Unito.

Una prima analisi è stata effettuata il 26 Febbraio 2020. Non essendo ancora disponibili i dati sui volumi di ricerca relativi a Febbraio 2020 abbiamo deciso di vedere quali fossero le query di ricerca su Google legate al termine “coronavirus” (ricerche correlate e suggerite). Le query trovate sono state poi raggruppate in cluster di ricerca simili in modo da valutare su quali macro argomenti si fossero concentrate le ricerche on line.  La stessa analisi è stata poi ripetuta ad una settimana di distanza il 4 Marzo 2020, in modo da evidenziare cambiamenti nelle ricerche.

Trend di ricerca generali

La Figura 1 mostra l’andamento globale delle ricerche su Google del termine generale “coronavirus”. Dopo un incremento repentino avvenuto dal 21 di gennaio e che ha registrato il massimo 10 giorni dopo (area rossa del grafico), si nota invece una diminuzione delle ricerche globali fino al 20 di Febbraio (area gialla), quando a seguito della diffusione del virus al di fuori della Cina e in modo particolare in Europa, il numero di ricerche aumenta esponenzialmente, toccando il massimo il 28 Febbraio (area verde).

Figura 1. Trend delle ricerche mondiali del termine “coronavirus”. Fonte GoogleTrends

Dove sono concentrate le ricerche

L’effetto della diffusione del virus negli stati europei si nota anche dai dati della Tabella 1. La Tabella riporta infatti la distribuzione delle ricerche del termine generale “coronavirus” nel mondo. In particolare nella sono mostrati i primi 10 paesi per numero di ricerche effettuate tra il 15 gennaio 2020 e il 4 marzo 2020. Per questi paesi la tabella riporta anche la posizione relativa alle ricerche effettuate fino al 26 febbraio.  In blu sono evidenziati i Paesi che nel corso delle settimana 26-febbraio 4-marzo hanno scalato la classifica. Come si può notare la diffusione del contagio del coronavirus in Europa si riflette in un significativo aumento delle ricerche nei paesi europei.

Tabella 1. Distribuzione delle ricerche del termine “coronavirus” nel mondo: primi 10 stati per numero di ricerche. Confronto tra il 26 febbraio 2020 e il 4 marzo 2020. (Fonte: Google Trends)

Query di ricerca: cosa si cerca in 5 paesi europei

Le query di ricerca trovate, relative ai cinque paesi analizzati (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito)  sono state clusterizzate in 20 macro argomenti. La Figura 2 riporta il numero di query di ricerca trovate per ogni macro argomento sia il 26 di febbraio 2020 che, ad una settimana di distanza, il 4 marzo 2020.

È evidente che le ricerche sono concentrate, in entrambi i momenti,  sulle informazioni riguardanti lo stato in cui si effettua le ricerca. Ciò significa che, ad esempio, in Italia si effettuano ricerche del tipo: “coronavirus italia”, “coronavirus lombardia”, “coronavirus lazio” etc., in Francia si cerca “coronavirus francia”, “coronavirus paris” etc. e così via per tutti gli altri stati analizzati.

Risulta inoltre che mentre il 26 di Febbraio le ricerche erano fortemente polarizzate su questo macro argomento, ad una settimana di distanza le persone iniziano a diversificare le proprie ricerche e, pur restando le informazioni sul proprio paese di estremo interesse, si intensificano le query di ricerca volte ad avere un quadro generale della situazione come le informazioni su altri paesi o le mappe online sul contagio.

Dove sono concentrate le ricerche

L’effetto della diffusione del virus negli stati europei si nota anche dai dati della Tabella 1. La Tabella riporta infatti la distribuzione delle ricerche del termine generale “coronavirus” nel mondo. In particolare nella sono mostrati i primi 10 paesi per numero di ricerche effettuate tra il 15 gennaio 2020 e il 4 marzo 2020. Per questi paesi la tabella riporta anche la posizione relativa alle ricerche effettuate fino al 26 febbraio.  In blu sono evidenziati i Paesi che nel corso delle settimana 26-febbraio 4-marzo hanno scalato la classifica. Come si può notare la diffusione del contagio del coronavirus in Europa si riflette in un significativo aumento delle ricerche nei paesi europei.

Tabella 1. Distribuzione delle ricerche del termine “coronavirus” nel mondo: primi 10 stati per numero di ricerche. Confronto tra il 26 febbraio 2020 e il 4 marzo 2020. (Fonte: Google Trends)

Query di ricerca: cosa si cerca in 5 paesi europei

Le query di ricerca trovate, relative ai cinque paesi analizzati (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito)  sono state clusterizzate in 20 macro argomenti. La Figura 2 riporta il numero di query di ricerca trovate per ogni macro argomento sia il 26 di febbraio 2020 che, ad una settimana di distanza, il 4 marzo 2020.

È evidente che le ricerche sono concentrate, in entrambi i momenti,  sulle informazioni riguardanti lo stato in cui si effettua le ricerca. Ciò significa che, ad esempio, in Italia si effettuano ricerche del tipo: “coronavirus italia”, “coronavirus lombardia”, “coronavirus lazio” etc., in Francia si cerca “coronavirus francia”, “coronavirus paris” etc. e così via per tutti gli altri stati analizzati.

Risulta inoltre che mentre il 26 di Febbraio le ricerche erano fortemente polarizzate su questo macro argomento, ad una settimana di distanza le persone iniziano a diversificare le proprie ricerche e, pur restando le informazioni sul proprio paese di estremo interesse, si intensificano le query di ricerca volte ad avere un quadro generale della situazione come le informazioni su altri paesi o le mappe online sul contagio.

Figura 2: Macro argomenti di ricerca in 5 paesi europei (Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito). Confronto tra il 26 Febbraio 2020 e il 4 Marzo 2020. Fonte: nostra elaborazione su dati proprietari.

Query di ricerca: cosa si cerca nei diversi paesi e come sono cambiate le ricerche nel corso del tempo.

I 5 paesi analizzati si differenziano tra di loro per la tipologia di query di ricerca effettuate. La Figura 3 mostra la distribuzione delle query di ricerca, al 4 marzo 2020, per macrotema e paese.

Si nota che nel Regno Unito si prediligono query di ricerca volte ad avere informazioni sulla situazione in altri paesi e in particolare in Cina. Inoltre gli Inglesi sembrano quelli più interessati ad avere un quadro della situazione completo cercando anche news, mappa e origine del virus. In Italia siamo particolarmente concentrati sulla situazione interna del nostro paese e sui sintomi. C’è da notare anche che l’italia è l’unico paese tra quelli analizzati in cui si cercano notizie relative alla chiusura delle scuole e informazioni su eventuali notizie “nascoste” identificabili da query di ricerca del tipo”cosa non ci dicono del coronavirus”, “cosa ci nascondono sul coronavirus”, etc. In Francia si cercano principalmente notizie sulla situazione interna al paese e sulla situazione in altri paesi, in particolare in Cina e in Italia. In Spagna l’attenzione degli utenti online è concentrata sui sintomi mentre in Germania si ricercano dati sulla mortalità del virus e informazioni sulla diffusione del virus in altri paesi e nel mondo (attraverso la ricerca di mappe).

Figura 3: Distribuzione delle query di ricerca per macro argomento e paese di ricerca. Dati al 4 marzo 2020.

Le ricerche online relative al coronavirus non si differenziano solo tra paesi ma cambiano all’interno dello stesso paese nel tempo, in relazione all’evolversi della situazione nel paese stesso, come si vede dalla tabella 2 che riporta i principali macrotemi di ricerca nei 5 paesi analizzati sia per il 23 febbraio 2020 sia a distanza di una settimana. Le informazioni riportate mettono in evidenza una tendenza generalizzata ad estendere la ricerca di informazioni ad altri paesi oltre al proprio.

Tabella 2: Principali macro argomenti  di ricerca per paese analizzato. Confronto tra i dati del 23 febbraio 2020 e i dati del 4 marzo 2020

 

Valentina Tortolini

Anno 1975. Dopo la laurea magistrale in Scienze Statistiche e Attuariali e il dottorato in Statistica Applicata ho svolto attività di ricerca presso la scuola di alta formazione IMT di Lucca occupandomi principalmente di analisi dei sistemi economici complessi. Dal 2015 collaboro con la fondazione CERM per l’analisi delle dinamiche di mercato dell’industria farmaceutica europea. Nel 2017 sono entrata a far parte del team di ByTek Marketing dove mi occupo dello sviluppo di strumenti di analisi per i dati digitali. Quando posso scappo a Londra, leggo i gialli, ascolto musica classica.

Raoul Ragazzi

Anno 1973. Dopo la visita a Pompei negli anni ‘80, dove ho visto per la prima volta la “via dei panettieri” e gli affreschi pubblicitari perfettamente conservati, ho deciso che la comunicazione, in ogni sua forma ed espressione, sarebbe stata la mia professione. Nel 1997 ho aperto la mia agenzia pubblicitaria, Apple, ed oggi collaboro con le principali associazioni di categoria ed istituzioni pubbliche e private della provincia di Bolzano, soprattutto in ambito marketing, ricerca ed innovazione. Da anni sono appassionato di analisi dei dati e web marketing. Quando riesco mi concedo lunghe passeggiate, visito città e mostre d’arte, leggo i classici, ascolto musica ad alto volume.