Sono stupìto, dico di più, sconcertato di fronte alla genericità della informazione in merito al dilagare del Coronavirus in alto Adige – dice Renato Stancher ex vicesindaco di Brunico da noi sentito dopo la sua uscita in Facebook sull’argomento. Sarebbe corretto – spiega Stancher – che i cittadini vengano informati esattamente circa i territori particolarmente infestati dal morbo, e quindi da evitare con cura. A parte i sindaci di Bolzano, Laives, Bressanone e Merano non ne ho sentito uno che abbia parlato direttamente ai suoi concittadini su come agire concretamente in questo momento difficile. Un silenzio per me sconcertante, per non dire la assoluta mancanza di consigli su iniziative concrete da assumere, magari in collaborazione con qualche associazione di volontariato .Anche le ASL avrebbero il dovere di attivarsi con una qualche campagna di informazione per la popolazione, di modo che si sappia innanzi tutto che le famiglie non sono sole in questo momento cosi difficile. Penso ad esempio agli anziani, e alla loro solitudine in questo clima di smarrimento. In una città- penso a Brunico cioè alla mia città – dice Stancher- il Sindaco dovrebbe essere ed agire come persona di riferimento, da sentire veramente vicina. Perché, ad esempio, non è stato diramata una sintesi in tedesco di quanto ha detto alla Nazione il presidente del consiglio Giuseppe Conte nel suo intervento sulla calamità che ci sta colpendo? Non dimentichiamo che i Sindaci sono i tutori della salute pubblica, e che la loro presenza istituzionale in questi momenti non può mancare. Politica vuol dire questo: contatto, vicinanza, presenza fattiva con i cittadini.
Questo il pensiero di Renato Stancher, espresso quasi come un appello ai Sindaci dell’Alto Adige.
Foto, Renato Stancher.