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Verso gli stati generali della terza età a Bolzano

18 Febbraio 2020

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Verso gli stati generali della terza età a Bolzano

L obiettivo? Definire un documento condiviso che sia di supporto alla pianificazione sociale. 

Quali sono i numeri relativi alla popolazione anziana di Bolzano? Quali sono le esigenze? Quali le prospettive? Nel corso di una conferenza stampa in municipio stamane l’Assessore comunale alle Politiche Sociali del Comune capoluogo Juri Andriollo, ha illustrato il percorso che porterà alla definizione dei contenuti di un documento dedicato agli “Stati Generali della terza età” quale imprescindibile supporto al processo di pianificazione e programmazione degli interventi in ambito sociale. Questo tema sarà anche al centro di due appuntamenti pubblici: venerdì 21 febbraio in Sala di Rappresentanza del Comune un primo work-shop aperto al contributo de i soggetti pubblici, privati e di volontariato che operano nel sociale e che verterà sull’approfondimento di tre grandi tematiche: abitare, invecchiare attivamente e la salute e nella terza età; quindi, venerdì 6 marzo la “restituzione” alla Città di quanto approfondito ed elaborato nel corso di una mattinata dedicata appunto agli “Stati generali della terza età”.

“È una città che sta inveccchiando, ha detto l’Assessore Andriollo, ma il tema non è solo di Bolzano; è nazionale. Noi vorremmo trattare l’argomento, non sotto il carattere dell’emergenza, ma dell’urgenza. È un tema questo, molto importante, che l’ amministrazione comunale si è presa particolarmente a cuore e che caratterizzerà la questione welfare anche nei prossimi anni. Come? Da un lato garantendo alle persone la possibilità di vivere il più a lungo possibile nella propria abitazione, nella propria casa, dove ci sono gli affetti, la propria identità, la propria vita, grazie anche alla tecnologia che oggi garantisce maggior sicurezza e controllo e poi, se viene meno l’autosufficienza, offrendo miglioramenti qualitativi delle strutture residenziali per anziani così come per la casa di riposo Don Bosco (la più grande di tutta la provincia) con un intervento programmato di riqualificazione del valore di 15 milioni di Euro, piuttosto che nell’implementazione di una nuova struttura residenziale che noi intendiamo debba essere realizzata a Oltrisarco”.
Il direttore della Ripartizione Servizi alla Comunità Locale del Comune d Bolzano Carlo Alberto Librera ha fornito alcuni datisull’andamento e sulla struttura della popolazione di Bolzano e dei suoi quartieri riferiti al 2019

Popolazione residente al 31.12.2018: 107.739
Percentuale di popolazione residente di 65 anni e oltre: 23,6% (= 25.426 persone)
Percentuale di popolazione residente di 75 anni e oltre: 12,9% (= 13.898 persone)
Percentuale di popolazione residente di 85 anni e oltre: 3,9 (= 4.201 persone)
Le persone con 65 anni e più costituiscono il 23,6% degli abitanti della città; ciò significa che quasi una persona su quattro ha più di 65 anni.

L’indice di vecchiaia – che misura il rapporto tra anziani (65 anni e oltre) e giovani (fino ai 14 anni) ed indica il grado di invecchiamento della popolazione – nel 2018 ha registrato il valore di 167,0; vuol dire che si contano 167 ultra 65-enni per ogni 100 giovani. Un quadro simile emerge anche da altri due indicatori importanti per descrivere la struttura della popolazione in base all’età: dall’indice di ricambio, dove la media cittadina è pari a 115,5 persone in procinto di uscire dalla fascia di popolazione attiva (60-64 anni) su 100 che stanno per entrarvi (15-19 anni), e dall’indice demografico di dipendenza, pari a 60,5, ovvero 61 persone in età non attiva (0- 14 anni; 65 anni e oltre) per ogni 100 persone in età lavorativa (15-64 anni).

Le differenze di stato civile dei due sessi sono considerevoli anche nelle diverse classi d’età: in particolar modo nella fascia degli over 75enni, nella quale la maggior parte dei maschi è coniugata (74,9%), mentre la maggior parte delle donne è vedova (53,1%).

L’età media della popolazione è pari a 42,3 anni (41,0 anni per la popolazione maschile e 43,5 per quella femminile), ed è cresciuta di 0,7 anni nell’ultimo quinquennio. L’indice di vecchiaia è pari a 124,2 anziani (65 anni e oltre) ogni 100 ragazzi (0-14 anni). Tale indice è cresciuto di 6,3 punti negli ultimi cinque anni, ed evidenzia valori più elevati tra le donne (143,9%) rispetto agli uomini (105,8%). Il valore dell’indice provinciale rimane tuttavia significativamente inferiore a quello nazionale, pari a 168,9%. La speranza di vita alla nascita secondo le tavole di mortalità provinciali del 2017 è pari a 81,4 anni per gli uomini e 86,2 anni per le donne. Secondo le stime ISTAT per il 2018 si rileva in Provincia di Bolzano una più elevata speranza di vita rispetto alla media nazionale (81,6 vs 80,8 per gli uomini e 86,1 vs 85,2 per donne). La speranza di vita alla nascita è in costante crescita negli ultimi anni. Negli ultimi dieci anni sono stati guadagnati 1,9 anni di speranza di vita alla nascita per gli uomini e 1,2 per le donne. Il differenziale nella speranza di vita tra maschi e femmine è tuttavia in progressiva diminuzione nel corso degli anni (da 8,1 anni delle tavole 1977-79 si passa a 4,8 delle tavole più recenti).

Foto, l’ass. Andriollo (a sx) e Carlo Alberto Librera direttore Ripartizione Servizi Comunità Locale.