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Facoltà di medicina/Medical school: un’attrattiva per un’azienda sanitaria moderna

29 Febbraio 2020

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Facoltà di medicina/Medical school: un’attrattiva per un’azienda sanitaria moderna

Il futuro dell’assistenza sanitaria si preannuncia a tinte fosche: i medici in servizio sono troppo pochi e in futuro saranno ancora meno. Ecco la proposta del Team K per invertire la rotta sulla sanità pubblica. 

La sanità provinciale è sotto organico in termini di personale medico e infermieristico, mentre il trend demografico indica un costante aumento della popolazione in età avanzata bisognosa di assistenza. In particolare, sul fronte della formazione e del reclutamento dei medici, la situazione è oggettivamente preoccupante: sul territorio non disponiamo di una facoltà di medicina e in futuro la mancanza di ricambio di personale medico e di specialisti rischia di mettere in crisi il sistema sanitario. La necessaria conoscenza dell’italiano e del tedesco rende difficoltoso il reclutamento di personale specializzato da fuori provincia; inoltre gli studenti locali di medicina spesso non fanno ritorno dopo gli studi.
In questo complesso quadro si inserisce la nostra proposta di apertura di una medical school per la provincia di Bolzano, che garantisca la formazione di un numero maggiore di specialisti. Questo modello, già presente in altre realtà italiane ed estere, ha dimostrato nel tempo la sua efficacia. Dovrebbe offrire a una cinquantina di studenti in primo luogo l’insegnamento delle materie cliniche, mentre le materie teoriche dell’ambito preclinico dovranno essere in gran parte svolte presso un ateneo associato, sostengono o consiglieri di Team K, Franz Ploner, Maria Elisabeth Rieder e Paul Köllensperger, secondo i quali la nuova scuola andrebbe pensata come ulteriore facoltà della Libera Università di Bolzano, in rete con l’Azienda sanitaria, varie possibili università partner e altre istituzioni tra cui la Scuola provinciale superiore di sanità “Claudiana”, Eurac, l’Accademia di medicina generale. L’obiettivo è creare le condizioni per rendere il sistema sanitario della provincia di Bolzano più competitivo e stabile per il futuro, perché la sanità pubblica è un presidio di civiltà irrinunciabile, che deve essere garantito con alti standard di qualità a tutti i cittadini e le cittadine.
Per quanto riguarda la formazione universitaria, quindi, occorre investire nella formazione di giovani medici e nella valorizzazione della Claudiana; non si tratta, dunque, di una operazione come quella ipotizzata per la nuova Facoltà di ingegneria, che va messa in piedi ex novo a fronte di grandi costi con un bacino di potenziali studenti/utenti di gran lunga inferiore, concludono i consiglieri.

Foto, da sinistra: Franz Ploner, Maria Elisabeth Rieder e Paul Köllensperger.