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Bressanone, sacchetti di plastica e pannolini nei rifiuti organici

4 Febbraio 2020

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Bressanone, sacchetti di plastica e pannolini nei rifiuti organici

Rifiuti residui, alimenti con ancora la confezione, pannolini e tanti sacchetti di plastica nei rifiuti organici: il quadro che emerge quando i veicoli di raccolta dei rifiuti organici consegnano il loro contenuto all’impianto di compostaggio di Sciaves è scandaloso: ciò che alcuni cittadini smaltiscono nei contenitori bio-underground è tutto tranne bio.

“Negli ultimi mesi il fenomeno è sempre più inquietante e dobbiamo affrontarlo con decisione. Limitarsi a fornire informazioni non è sufficiente”, afferma Michele Bellucco, direttore dei servizi ambientali presso ASM Bressanone SpA.

Soprattutto quando si tratta dello smaltimento, apparentemente anonimo, per mezzo dei contenitori underground che è stato interpretato come un invito a smaltire rifiuti residui e plastica di ogni tipo con i rifiuti organici. ASM Bressanone SpA ha iniziato a sondare le varie zone di Bressanone, analizzando i rifiuti conferiti nei singoli contenitori seminterrati dedicati alla raccolta dei rifiuti organici e contattando con una lettera personale gli utenti che, in base ai dati registrati dagli apparecchi, hanno conferito i rifiuti nel periodo preso in esame. “Sappiamo che la maggior parte dei destinatari delle nostre comunicazioni smaltisce i rifiuti correttamente. I colpevoli sono pochi. La loro cattiva condotta però compromette gravemente la qualità della raccolta e causa notevoli costi aggiuntivi alla differenziazione e allo smaltimento. Costi in più, che avranno inevitabilmente un impatto negativo sulla tariffa dei rifiuti”, afferma Karl Michaeler, amministratore delegato di ASM Bressanone SpA.

“Un grosso problema sono i sacchetti di plastica, anche quelli di bioplastica. I sacchetti di bioplastica sono conformi alla norma UE, però negli impianti industriali che effettuano il compostaggio non si decompongono completamente ed i residui che rimangono dal compostaggio riducono la qualità del compost. I sacchetti di plastica di qualsiasi tipo non sono adatti al compostaggio e non vanno pertanto conferiti nei rifiuti organici”, dice Michele Bellucco.

I rifiuti organici possono essere smaltiti solo in sacchetti di carta biodegradabili e compostabili. “Al fine di disincentivare l’uso dei sacchetti di plastica o di bioplastica per lo smaltimento dei rifiuti organici, in futuro ASM Bressanone SpA effettuerà la distribuzione gratuita porta a porta dei sacchetti di carta. La distribuzione, che quest’anno si svolge per la prima volta, inizierà il 10 febbraio e dovrebbe essere completata entro la fine di aprile. In questo modo, ogni utenza domestica allacciata al servizio di raccolta riceverà un’adeguata quantità annuale di sacchetti”, dice Karl Michaeler. Le utenze che termineranno i propri sacchetti prima della distribuzione dell’anno successivo, potranno ritirare un ulteriore pacco presso gli sportelli clienti di ASM Bressanone SpA, presentando la carta trasponder personalizzata (tessera per l’accesso al Centro di riciclaggio).

“I rifiuti organici non sono spazzatura. Sono una preziosa materia prima”, chiarisce l’assessore all’ambiente Josef Unterrrainer. “Dai rifiuti organici che finiscono nel bidone o nel contenitore bio-underground, nell’impianto di Sciaves si produce il compost agricolo per la produzione dei nostri alimenti. Ci auguriamo che le informazioni mirate, l’aumento dei controlli e la distribuzione diretta dei sacchetti di carta migliorino la situazione. In caso contrario, le contromisure saranno ulteriormente rafforzate affinché i pochi che non rispettano le regole non vanifichino gli sforzi della grande maggioranza dei cittadini.”