Cultura & Società Ultime Notizie

Trent’anni di impegno per la prevenzione del cancro con le Arance della Salute di Fondazione AIRC

24 Gennaio 2020

author:

Trent’anni di impegno per la prevenzione del cancro con le Arance della Salute di Fondazione AIRC

Sabato 25 e domenica 26 gennaio in oltre 3.000 piazze in tutta Italia.    

Si rinnova l’appuntamento con le Arance della Salute che a gennaio compiono trent’anni. Dalle prime due piazze aperte nel 1990, quest’anno il frutto simbolo della corretta alimentazione sarà distribuito in oltre 3.000 piazze italiane, di cui 220 piazze e 35 scuole di Veneto e Trentino Alto Adige, per raccogliere nuove risorse da destinare al lavoro dei circa 5.000 ricercatori sostenuti da Fondazione AIRC e informare opinione pubblica e alunni su comportamenti e abitudini salutari.

Sabato 25 e domenica 26 gennaio, anche i 600 volontari di AIRC Trentino Alto Adige e Veneto saranno impegnati nelle principali piazze del nostro territorio perdistribuire 260.000 reticelle di arance. Con una donazione di 10 euro sarà possibile ricevere, nella nuova shopper color arancio, 2,5 kg di arance rosse italiane, frutti che contengono pigmenti naturali con poteri antiossidanti e circa il 40% in più di vitamina C degli altri agrumi. Saranno disponibili anche marmellata d’arancia (vasetto da 240 grammi, donazione minima 6 euro) e miele di fiori d’arancio (confezione da 500 grammi, donazione minima 7 euro).

In particolare, in Trentino Alto Adige, i principali centri di distribuzione sono:
a Trento in piazza Pasi, e in provincia nelle piazze di Rovereto, Fontanedo, Mori, Pergine Valsugana, Riva del Garda, Roncone e Storo.
a Bolzano sul Ponte Talvera e in piazza Matteotti, a Bressanone sotto i Portici Maggiori e a Merano in piazza del Grano.

Insieme alla reticella, i sostenitori riceveranno una guida con informazioni sulla prevenzione e sui più importanti progressi raggiunti nello studio della relazione tra alimentazione e cancro:

“Le arance rosse sono ricche di pigmenti che in laboratorio hanno dimostrato di poter rallentare la proliferazione cellulare e aumentare la morte cellulare programmata in numerosi tipi di tumore, come quelli del colon-retto o della prostata”, ricorda il presidente di AIRC Trentino Alto Adige Veneto, Antonio Maria Cartolari;

“Le arance sono uno dei frutti presenti nella dieta mediterranea i cui effetti positivi sono dimostrati da numerosi studi epidemiologici”, conferma Luigi Ricciardiello, ricercatore Fondazione AIRC e Professore di gastroenterologia all’Università di Bologna – L’American Institute for Cancer Research ha calcolato che le abitudini alimentari sono responsabili di circa tre tumori su dieci. Ed è sempre più chiaro che una dieta salutare va adottata dalla più tenera età”.

Il cibo che consumiamo può dunque influire sulla prevenzione se, oltre a mangiare in modo sano ed equilibrato, riduciamo fattori di rischio come la sedentarietà e l’obesità. In particolare i tumori che interessano esofago, stomaco e intestino sono fra i più sensibili agli effetti di una dieta sbilanciata.
Dall’alimentazione all’attività fisica: i ricercatori hanno scoperto che essere fisicamente attivi incide su alcuni meccanismi essenziali dell’organismo, come il metabolismo energetico e ormonale, l’infiammazione e il sistema immunitario. Fare esercizio fisico riduce quindi l’insorgere dei tumori del colon-retto e, nelle donne, dei tumori del seno e dell’endometrio. Inoltre aiuta a prevenire l’aumento di peso, aspetto che incide su altri tipi di cancro come quello al rene, al pancreas, all’esofago e alla cistifellea.

Il prologo della manifestazione è in programma in oltre 35 scuole del Trentino Alto Adige e del Veneto venerdì 24 gennaio con “Cancro, io ti boccio”, iniziativa che vedrà bambini e ragazzi, insieme a genitori e insegnanti, impegnarsi per un giorno come volontari per distribuire le Arance della Salute.

Banco BPM, partner istituzionale di AIRC, sostiene le Arance della Salute per favorire la divulgazione scientifica, la prevenzione attraverso l’adozione di abitudini salutari e il coinvolgimento del pubblico a sostegno del lavoro dei ricercatori. Questa partnership si inserisce in una più ampia visione di responsabilità sociale di impresa per coinvolgere i dipendenti, le loro famiglie, i clienti e le comunità locali.