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INGEGNERI, AUMENTANO GLI ISCRITTI ALL’ORDINE: È IL PIÙ NUMEROSO DELL’ALTO ADIGE

6 Dicembre 2019

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INGEGNERI, AUMENTANO GLI ISCRITTI ALL’ORDINE: È IL PIÙ NUMEROSO DELL’ALTO ADIGE

BORSE DI STUDIO E COLLABORAZIONI CON GLI ATENEI PER FORMARE TALENTI E TRATTENERLI SUL TERRITORIO.

Il presidente Giorgio Rossi: «Dobbiamo valorizzare gli studenti nel nostro settore, e fornire loro tutte le risorse di cui hanno bisogno per godere delle migliori condizioni possibili»

Ingegnere è cool. Volendo sintetizzare al massimo quanto emerso dall’assemblea dell’Ordine degli Ingegneri di Bolzano, appuntamento annuale – che si è svolto ieri all’Hotel Sheraton – utile per tirare le somme dell’attività svolta e fissare gli obiettivi per l’anno successivo. Ed è così che il presidente Giorgio Rossi ha toccato, nella sua relazione, i principali punti trattati nel 2019: dalla richiesta di maggiore coinvolgimento al mondo della politica locale, alle collaborazioni con gli atenei di Bolzano e Trento, per formare (e trattenere) giovani talenti. Quelli chiamati a mettere in campo le loro competenze sui vari temi fra i quali le opere di protezione per i sempre più frequenti eventi climatici. Un Ordine in salute, come dimostrano i numeri: 1.373 iscritti (che lo rendono il più numeroso dell’Alto Adige), +38 rispetto al 2018, fatto da professionisti capaci di cogliere i mutamenti del settore, come dimostrano le oltre 4.000 partecipazioni agli eventi di formazione organizzati.

Università
«Dobbiamo valorizzare i giovani talenti nel nostro settore, e fornire loro tutte le risorse di cui hanno bisogno per godere delle migliori condizioni possibili durante e dopo l’università per entrare nel mondo del lavoro – ricorda Rossi –. Occorre creare una solida base teorica, ma anche la pratica, ed è qui che entra in gioco l’Ordine professionale». L’Ordine guarda così al futuro della professione pensando a quelli che saranno gli ingegneri del domani. E lo fa collaborando con i due atenei del territorio: Trento e Bolzano. Con UniTn è stato sottoscritto, nel maggio 2019, un accordo di collaborazione con i dipartimenti di ingegneria Civile, Ambientale e Meccanica (CAM), e Industriale (DII). Mentre con la Libera Università di Bolzano l’impegno reciproco è culminato nel Master in gestione sostenibile dei rischi idrogeologici nelle aree montane “Hyrma”, con l’assegnazione di sei borse di studio a studenti del Master. Fabio De Polo, consigliere segretario dell’Ordine assieme a Maurizio Righetti, docente del Master e a Johann Gamper, vicerettore della Libera Università di Bolzano, ha sottolineato l’importanza dei risultati raggiunti: «Il nostro territorio è esposto a numerosi pericoli naturali, come attività sismiche, frane e valanghe. È nostro compito aumentare l’interesse in questo campo dell’ingegneria e sensibilizzare un numero sempre maggiore di persone. Per questo abbiamo messo a disposizione sei borse di studio, oltre a un contributo, approvato dal Consiglio dell’ordine, di 12mila euro per il corso del 2020».

I dati economici
Il presidente dell’Ordine ha fatto inoltre il punto sulla situazione degli appalti pubblici in dell’Alto Adige. Nel corso dell’anno 2018 le amministrazioni pubbliche dell’Alto Adige hanno bandito appalti pubblici per 1,3 miliardi di euro, in forte crescita (21%) rispetto al 2017. Le Amministrazioni comunali risultano essere la tipologia di ente che complessivamente pubblica gli importi maggiori (410,5 milioni) seguita dall’Agenzia contratti pubblici (232 milioni), Azienda sanitaria (172,6 milioni) e Amministrazione provinciale (120,8 milioni).

Il rapporto con la politica
Rossi ha quindi ricordato il positivo incontro con il vicepresidente della Provincia di Bolzano e ingegnere Daniel Alfreider: «Con l’assessore abbiamo avuto un dialogo molto costruttivo, che ha visto un’importante apertura delle istituzioni nei confronti della professione dell’ingegnere, sia a livello istituzionale che sociale. Fondamentali a nostro avviso sono i temi della mobilità e della digitalizzazione. Per le procedure di appalto puntiamo alla valorizzazione e formazione dei nostri iscritti con incarichi di Responsabile unico del procedimento (RUP) ed all’implementazione del portale sugli appalti con il principio della rotazione».

Senatori
Quattro ingegneri altoatesini sono diventati «senatori», avendo raggiunto i 50 anni dalla laurea: Gian Vittorio Germozzi, Hans Pfeifer, Tullio Rabbiosi e Walter Sulzenbacher. Nel finale dell’assemblea è intervenuto anche Bernhard Schrefler, professore emerito all’Università di Padova, con un seminario su «Cosa si può risolvere con programmi di calcolo avanzati distacco di frane, frattura idraulica in dighe e rocce, modello multifase per i calcestruzzi, modellazione multiscala per compositi complessi (superconduttori)».