Bolzano. Presentato il progetto RiDeST- Persone in cambiamento
Come accompagnare persone che affrontano una fase di transizione della loro vita.
RiDeST- Persone in cambiamento è un progetto di ricerca al fine di individuare un servizio di accompagnamento per persone che affrontano una fase di transizione della loro vita. Proporre concrete raccomandazioni ed una ri-articolazione dei servizi attuali per andare incontro alle esigenze delle persone in situazione di transizione. Un progetto complessivo partito da una sperimentazione proposta nel dicembre 2018 dalla cooperativa sociale Studio Comune che vede ora attivamente coinvolti Unibz, Comune di Bolzano, Arci e Officine Vispa. Stamane RiDeST – Persone in cambiamento è stato presentato in municipio dall’assessore alle Politiche Sociali Juri Andriollo .
“RiDeST – ha detto l’assessore Andriollo – è un progetto di ricerca nell’ambito della progettazione di servizi. L’obiettivo è quello di comprendere se e come possa essere progettato e in caso realizzato, un servizio sociale per le persone che vivono situazioni di cambiamento o di transizione. La società cambia: nuove modalità, più flessibili e/o precarie, di esperire il lavoro, la famiglia, l’apprendimento, l’abitare e la vita si affermano. I percorsi di vita diventano sempre più individuali, le interruzioni nel corso della vita e le fasi di riorientamento diventano sempre più la regola. Tuttavia, il nostro sistema di welfare è strutturato, nella maggior parte dei casi, su fasi di vita chiaramente definite. Se qualcuno non rientra (temporaneamente) negli spazi definiti dai servizi sociali, ciò comporta un aumento della insicurezza che già caratterizza queste vite. Il carico emozionale e sociale per gli individui aumenta, anche perché le reti di sicurezza sociale delle comunità non sono preparate ad avere a che fare con questi casi. Il progetto RiDeST – Persone in cambiamento intende capire come sia possibile offrire ascolto, guida, sostegno a persone in situazioni di cambiamento al fine di fornire orientamento e un aiuto per comprendere e cogliere le fasi di cambiamento come opportunità personale e sociale, trovando una riconnessione con le reti, le attività e i servizi offerti dal territorio”.
Alla fine del progetto (ottobre 2020) i promotori presenteranno al Comune di Bolzano raccomandazioni concrete e un progetto di servizio o di ri-articolazione dei servizi attuali per andare incontro alle esigenze delle persone in situazioni di transizione. Le raccomandazioni e il progetto terranno conto del funzionamento attuale dei servizi, delle esigenze e delle possibilità dell’amministrazione e dunque della sostenibilità economica e organizzativa dell’intervento. Le raccomandazioni e il progetto saranno dunque implementabili. Concretamente verranno stilate delle linee guida ed elaborato un modello per la progettazione dei servizi per persone in cambiamento, nonché una relazione contenente un’analisi socio-antropologica di quelli che sono i processi nell’ambito dei servizi sociali nel Comune di Bolzano. La cooperativa sociale “Studio Comune” e i ricercatori della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano collaborano a questo progetto con l’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Cultura del Comune capoluogo, l’associazione Arci e la cooperativa sociale Officine Vispa. Responsabile il sociologo, ricercatore e docente universitario Alvise Mattozzi. La ricerca è accompagnata e sostenuta da un Comitato di Pilotaggio, che riunisce ogni due mesi i rappresentanti di tutti i partner del progetto.
Al fine di sviluppare una visione aggiornata di come a livello europeo ci si muove sulle tematiche affrontate da RiDeST – Persone in cambiamento i promotori cercheranno uno scambio con progetti simili in Italia e all’estero. Sono previste interviste e workshop a Bolzano con tipi diversi di persone interessate dal progetto (persone in cambiamento, operatori dei servizi sociali, amministratori, attuali utenti dei servizi sociali). Tali attività aiuteranno a comprendere meglio il problema e a sviluppare i primi interventi. Una parte importante della ricerca consiste in uno studio etnografico attraverso cui saranno analizzati gli attuali processi di lavoro e l’organizzazione dei servizi sociali, al fine di fare proposte di riprogettazione che tengano conto delle pratiche locali e siano in grado di adattare al meglio la gamma dei servizi attualmente offerti. La conclusione dell’iniziativa è prevista entro ottobre 2020.
Foto, l’ass. Juri Andriollo e a sx il prof. Alvise Mattozzi.