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“Siamo stufi di essere ritenuti evasori, digitalizzazione sì, ma fateci lavorare”, Corrarati, presidente CNA- SHV

22 Ottobre 2019

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“Siamo stufi di essere ritenuti evasori, digitalizzazione sì, ma fateci lavorare”, Corrarati, presidente CNA- SHV

Sulla novità dello scontrino elettronico, artigiani e Pmi sono molto preoccupati.
Anche molti artigiani e piccole imprese altoatesini dall’1 gennaio 2020 dovranno adeguarsi alla normativa che rende operativo lo scontrino elettronico, pur se in un arco di tempo di sei mesi, e non nascondono le perplessità sia per i costi a carico delle aziende, sia per l’operatività quotidiana in piccole aziende che spesso, fino ad oggi, non erano dotate di registratore di cassa ma rilasciavano la semplice ricevuta cartacea. Coinvolti, in particolare, i titolari dei saloni di acconciatura, estetica, nails, tatuaggi, massaggi, gli impiantisti per i lavori a domicilio, le lavanderie, le sartorie, i calzolai, autoriparatori, gommisti ed altre attività con un front office commerciale.
Il tema è stato approfondito ieri, 21 ottobre 2019, nel corso della serata informativa “Scontrino elettronico: come funziona e come gestirlo”, organizzato da CNA-SHV in collaborazione con Sixtema SpA.
“Siamo stufi di essere visti come evasori e trattati come delinquenti da un sistema che allontana sempre di più i cittadini dalle piccole imprese” ha detto Claudio Corrarati, presidente della CNA-SHV. “Abbiamo sempre gestito le transazioni con trasparenza, pur se con il sistema cartaceo. Se oggi ci impongono di passare allo scontrino fiscale, chiediamo che la digitalizzazione non ricada solo sui bilanci e sull’impegno dei piccoli imprenditori, ma si traduca in una vera semplificazione fiscale. Al contempo, chiediamo che tutte le novità abbiano un periodo di transizione per essere testate. Sappiamo, infatti, che sul mercato non c’è un numero sufficiente di registratori telematici, che in alcune zone c’è difficoltà ad avere una connessione Internet e non tutti i nostri associati, pur essendo bravissimi nel loro mestiere, hanno facilità ad imparare procedure digitali. Fateci lavorare bene e con serenità, questo è quel che chiediamo”, ha esordito Corrarati
Chiara Maletti, dell’Area Consulting-Fiscale di Sixtema SpA, ha illustrato la nuova normativa, la tempistica e le sanzioni previste per adeguarsi all’emissione dei corrispettivi telematici, ovvero gli scontrini elettronici. Gli appositi registratori telematici, connessi ad internet, emetteranno i documenti commerciali (una sorta di scontrino) da consegnare ai clienti, ma nel frattempo, dopo che le tutte le operazioni saranno caricate sul terminale entro le ore 24, creeranno un apposito file alla chiusura di cassa giornaliera, che verrà blindato elettronicamente e automaticamente inviato all’Agenzia delle Entrate in un apposito lasso di tempo, in ogni caso entro i 12 giorni successivi. La sanzione, in caso di mancata registrazione dell’incasso, è pari al 100% dell’imposta non documentata. Oltre ai registratori telematici, è possibile utilizzare altri sistemi, come l’apposito spazio del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, oppure un sistema di fatturazione elettronica, poco adatto però per chi incassa piccole somme con una certa frequenza nella giornata.
CNA-SHV è in grado di assistere gli artigiani e le piccole imprese nell’accreditamento all’Agenzia delle Entrate. Gli imprenditori dovranno però dotarsi di un sistema di emissione dello scontrino elettronico. A tal proposito, Stefania Gozzoli, responsabile commerciale Area Nord di Sixtema SpA, ha presentato la piattaforma e il terminale portatile GetYourBill, idoneo che per chi opta per la fattura elettronica a vista. Ezio Dal Rì di CNA-SHV Service ha presentato la convenzione tra CNA e Olivetti-Tim per la fornitura di registratori telematici e connessione internet.
I presenti hanno sollevato numerosi dubbi. Innanzitutto sui costi dell’acquisizione di un registratore e di un collegamento internet, che al netto dei 250 euro di credito d’imposta consentiti dallo Stato, rimangono comunque elevati e non scaricabili sui listi prezzi delle prestazioni. Inoltre questo nuovo obbligo non sembra favorire l’emersione del nero, semmai appare come un aggravio di responsabilità e carico di lavoro per il piccolo imprenditore.
CNA-SHV ha raccolto tutte le osservazioni che verranno trasmesse alla CNA Nazionale per studiare e presentare al Governo e all’Agenzia delle Entrate soluzioni operative che rendano la novità fiscale compatibile con le esigenze, le aspettative e le capacità delle micro e piccole imprese.

In foto, Claudio Corrarati