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Il vescovo Tomasi fa il suo ingresso a Treviso: “Una guida con saggezza, mitezza e fermezza“

6 Ottobre 2019

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Il vescovo Tomasi fa il suo ingresso a Treviso: “Una guida con saggezza, mitezza e fermezza“

Con una celebrazione nella cattedrale gremita, oggi pomeriggio (domenica 6) il nuovo vescovo Michele Tomasi ha fatto il suo ingresso ufficiale a Treviso. “Spero di svolgere il mio compito con saggezza, mitezza e fermezza“, ha detto il bolzanino Tomasi ai trevigiani. Presenti anche circa 200 altoatesini, che in autobus o mezzo privato hanno raggiunto Treviso con il vescovo Ivo Muser per salutare il nuovo presule, ex vicario episcopale della diocesi di Bolzano-Bressanone.    

Gran parte della delegazione altoatesina guidata dal vescovo Ivo Muser è partita da Bolzano intorno alle 11 e ha raggiunto Treviso con gli autobus organizzati dall‘Ufficio diocesano pellegrinaggi per partecipare alle 16 alla celebrazione di insediamento del vescovo Michele Tomasi. Molti però anche i fedeli che sono arrivati in Veneto con il mezzo privato. Più fitto il programma odierno di monsignor Tomasi: partito di prima mattina da Bressanone, ha fatto il suo ingresso alle 11 a Treviso dopo aver sostato in alcune parrocchie lungo il tragitto per salutare le comunità. In città ha avuto prima tre incontri con il clero, la Caritas e i giovani, poi alle 15 è arrivato in piazza Duomo a piedi, camminando e salutando la gente. Al benvenuto delle autorità civili è seguita la processione con vescovi e sacerdoti verso la cattedrale gremita da 1500 persone.

La celebrazione ha segnato l’inizio ufficiale del ministero pastorale di monsignor Tomasi. Nella sua prima omelia a Treviso il nuovo vescovo ha rivolto una richiesta al Signore “in un momento così particolare della mia vita: di poter svolgere il compito che mi viene affidato con saggezza, con salda mitezza, con mite fermezza, di poter essere una buona guida per una chiesa viva e fedele qual è questa Chiesa di Treviso.“ Riguardo alla presenza di tanti altoatesini che lo hanno accompagnato a Treviso, Tomasi ha detto che “anche per questo la giornata di oggi è stato un grande regalo. Tanti amici venuti dall’Alto Adige mi hanno commosso, è stata la storia del passato che ha incontrato quella del futuro. E dopo 54 anni Bolzano resta nel mio cuore, una vicinanza che non scolorerà.“

“Il nuovo vescovo – ha detto monsignor Ivo Muser – porta in dote a Treviso la sua grande umanità e la sua grande esperienza grazie ai vari servizi che ha svolto nella diocesi di Bolzano-Bressanone. Il nostro legame rimane, siamo uniti in amicizia e nel servizio pastorale. Io sono stato il suo consacratore, tutto quello che ora farà da vescovo lo sentirò anche un po‘ mio.

Con il suo arrivo a piedi in cattedrale attraverso il centro di Treviso, il vescovo Tomasi ha fatto capire di voler vivere la città e le relazioni stando tra la gente. Un percorso verso il duomo che ha voluto fare assieme ai giovani, a ribadire la sua attenzione per le nuove generazioni e per il loro tempo. E questo senso di familiarità ha trovato conferma anche dopo la celebrazione, quando monsignor Tomasi ha voluto incontrare i partecipanti nel Seminario, come già aveva fatto all’ordinazione episcopale a Bressanone, in modo informale e senza la cornice dell’ufficialità.
Il sindaco Mario Conte ha consegnato al nuovo vescovo una targa con l’effige del Santo Patrono della Città di Treviso, San Liberale, che dedicò la sua vita all’assistenza ai poveri, agli ammalati e al sostegno dei credenti. “Vescovo Michele, oggi abbiamo camminato insieme e nei prossimi anni continueremo a farlo in una comunità che, ne sono certo, la seguirà con entusiasmo e collaborazione“, ha detto il sindaco. Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, ha fatto anche un augurio in tedesco al nuovo presule. Il presidente del Veneto Luca Zaia ha inviato un messaggio in cui si dice certo che il nuovo vescovo “saprà parlare ai giovani, che l’hanno definito vescovo rock, con la loro stessa lingua, trasferendo loro con efficacia, il senso della solidarietà, dell’accoglienza e del bene comune che è patrimonio inscalfibile di noi cristiani. Nella Regione del Veneto troverà sempre la massima collaborazione e sostegno alla sua missione.“ Il vescovo uscente Gianfranco Agostino Gardin ha salutato il vescovo Muser e i fedeli altoatesini, “che ti hanno accompagnato a Treviso, come segno della loro stima e del loro affetto verso di te“, ha detto al suo successore Tomasi.