Salute e sicurezza. Valorizziamo best practice per vigilanza e prevenzione, CNA Trentino Alto Adige
Snellimento delle pratiche burocratiche, definendo una serie di modalità semplificate per un’applicazione reale degli obblighi di prevenzione, e un maggior coinvolgimento delle parti sociali. Sono queste le principali richieste avanzate dalla CNA sul tema salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro ai ministri del Lavoro, Nunzia Catalfo, e della Salute, Roberto Speranza.
Riteniamo – afferma Claudio Corrarati, presidente di CNA Trentino Alto Adige – che sia necessaria una revisione complessiva dell’apparato sanzionatorio eccessivamente prescrittivo, basato su controlli formali e ormai obsoleto. Riguardo l’attività di vigilanza in materia è indispensabile un’azione di programmazione e di indirizzo uniforme: la vigilanza dev’essere percepita, infatti, come un’attività coordinata, univoca e competente, in grado di fornire orientamenti certi e sostegno all’impresa. Segnaliamo al Governo, a tal proposito, proficue attività di ispezione preventiva sperimentate in Alto Adige, con la collaborazione degli enti bilaterali espressione delle parti sociali, non per sanzionare ma per aiutare le imprese ad adeguarsi con tempestivi interventi tecnici, organizzativi e formativi ed evitare, così, le sanzioni, aumentando notevolmente il livello di sicurezza.
Allo stesso tempo – secondo CNA regionale – è necessario rimarcare il ruolo delle parti sociali, essenziali per l’applicazione della disciplina legislativa e per la formulazione di proposte per lo sviluppo e il perfezionamento della legislazione. A ciò si aggiunge un’inversione di tendenza degli infortuni sui luoghi di lavoro, dal 2017 di nuovo in aumento, che, a parere della CNA, sembra coincidere con la percezione di una diminuita attenzione delle Istituzioni per il fenomeno infortunistico.
Risulta necessaria, in questa materia che ha a che fare con la vita e la salute delle persone – prosegue Corrarati – una legislazione intelligente che, tenendo conto anche della realtà delle micro e piccole imprese locali, adotti le soluzioni più semplici ed efficienti al fine di garantire una protezione efficace della salute e sicurezza dei lavoratori in tutti i luoghi di lavoro. Una norma quadro, da declinare in maniera ancor più particolareggiata dalle Province Autonome di Trento e Bolzano per i rispettivi territori e il tessuto imprenditoriale e lavorativo locale.
Per la CNA sarebbe utile prevedere una manutenzione del Decreto legislativo 81/2008 che, a 11 anni dalla sua pubblicazione, ha dimostrato la propria validità ma anche le proprie lacune. Il Testo unico mostra tutti i segni del tempo, sia in termini di mancato adeguamento alle nuove forme di lavoro e di produzione sia in termini di limitata efficacia di alcune sue prescrizioni.
In foto, Claudio Corrarati