Premiati i meleti più belli dell’Alto Adige
Nella mattinata di giovedì 5 settembre sono stati resi noti i vincitori del secondo concorso “Mei liabste Wies” (Il mio frutteto preferito), organizzato dal Consorzio Mela Alto Adige. Si tratta di Iris Steck di Parcines e Thomas Niedermayr di Appiano, che hanno convinto la giuria per la creatività, l’innovazione e il rispetto per l’ambiente che caratterizzano i loro frutteti.
Alberi di pero piantati lungo i sentieri, oche e anatre lasciate in libertà nei meleti, nidi dotati di illuminazione a led che ospitano pipistrelli… Nel frutteto di Iris Steck a Parcines sono stati inseriti svariati elementi paesaggistici che rendono la coltivazione delle mele ancora più naturale e rispettosa dell’ambiente. “Le anatre e le oche si nutrono di svariate specie di parassiti che proliferano nei frutteti, mentre i pipistrelli si cibano di insetti dannosi. Alcuni animali sono di grande aiuto per noi frutticoltori, in quanto ci permettono di ridurre l’impiego dei prodotti fitosanitari”, spiega Iris Steck del frutteto vincitore di Parcines.
Il concorso “Mei liabste Wies” (Il mio frutteto preferito) organizzato dal Consorzio Mela Alto Adige intende valorizzare quei meleti che si distinguono per aspetto estetico, innovazione e valori eco-sostenibili. Questo perché il classico lavoro nei frutteti, identificato nella “semplice” coltivazione e raccolta delle mele, di fatto non esiste più: in Alto Adige ormai pressoché tutti i contadini pongono sempre più attenzione alle esigenze della natura, puntano alla biodiversità, pensano e operano in maniera innovativa.
“La seconda edizione del concorso ha confermato che i nostri meleti non sono ciò che vogliono far credere i detrattori della frutticoltura altoatesina. I contadini vi investono tempo e risorse, passione e pazienza. Già l’anno scorso i partecipanti avevano dimostrato di possedere creatività, ingegnosità, rispetto per la biodiversità e senso estetico, tutti valori che abbiamo riscontrato anche nell’edizione 2019”, afferma Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige.
Alla seconda edizione del concorso hanno preso parte oltre 30 contadini, tra i quali una giuria qualificata ha individuato i due frutteti più belli ed ecologici. “I due vincitori di quest’anno ci hanno convinto soprattutto per l’ingegnosità e lo spirito creativo con cui hanno saputo integrare i vari elementi nei loro impianti”, dice Paul Wierer, membro della giuria e rappresentante di AGRIOS.
Oltre al frutteto di Parcines gestito da Iris Steck e da sua madre Jutta Schönweger, l’altro vincitore di quest’anno è Thomas Niedermayr di Appiano. Sul suo frutteto si trovano muri a secco, hotel per insetti e diversi alberi da frutto. Il gioiello dell’impianto tuttavia è lo stagno realizzato al centro del meleto, che funge da rifugio per gli insetti utili e in caso di necessità può essere utilizzato per l’irrigazione dello stesso meleto. “L’impianto di Thomas Niedermayr si inserisce alla perfezione nel contesto paesaggistico ed è impreziosito da numerosi elementi creativi”, spiega Helene Hölzl, componente della giuria e architetto paesaggista.
Come premio i due vincitori hanno ricevuto una falciatrice a fili Stocker da montare frontalmente o posteriormente, serie GT-F, che permette di effettuare meccanicamente la pulizia del sottofilare. I due macchinari sono stati venduti dalla ditta Stocker di Terlano a prezzo di favore al Consorzio Mela Alto Adige, il quale ha versato la differenza rispetto al prezzo di listino al laboratorio protetto “Persone con disabilità” del centro sociale di Cortaccia. Gli utenti del laboratorio, a loro volta, hanno realizzato gli hotel per insetti regalati a tutti gli altri partecipanti al contesto agricolo. In questo modo il Consorzio Mela dimostra non solo di impegnarsi per una frutticoltura sempre più sostenibile, ma anche di essere consapevole della propria responsabilità sociale sostenendo attraverso il concorso i progetti sociali attivi in Alto Adige.
Foto, è stato Georg Kössler, presidente del Consorzio Mela Alto Adige, a premiare i vincitori del concorso “Mei liabste Wies” Iris Steck e Thomas Niedermayr. Da sinistra Thomas Oberhofer, Iris Steck, Thomas Niedermayr, Sebastian Stocker, Georg Kössler, Toni Riegler, Paul Wierer e Helene Hölzl.