Merano. Oltre 500 piante carnivore a Trauttmansdorff
I Giardini di Castel Trauttmansdorff, con due nuovi allestimenti, presentano le piante carnivore provenienti dai tepui del Venezuela e l’Utricularia stygia, a rischio estinzione in Alto Adige.
Da poco, in una vetrina della serra dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, si possono ammirare alcune piante carnivore, che hanno il loro habitat naturale sui tepui del Venezuela. In questo nuovo allestimento, crescono complessivamente 21 specie appartenenti a 6 generi diversi, tra cui anche Heliamphora huberi. A scoprire questa pianta su un tepui del Venezuela, durante le sue spedizioni di ricerca, fu il botanico meranese Otto Huber: oggi, oltre 100 specie dei “monti degli dei” devono proprio a lui il loro nome.
Altri due esperti di piante carnivore, Mario Beretta e Filippo Tassara, hanno allestito una vasca per Utricularia stygia: questa pianta è molto rara in Europa e nel 2001 è stata rinvenuta anche in Alto Adige, dove è scomparsa dal suo ambiente naturale presso il Lago di Caldaro, già nel 2010. Mettendo a dimora questa pianta a rischio estinzione, i Giardini di Castel Trauttmansdorff salvano la popolazione originaria dello specchio lacustre dell’Oltradige.
Oltre alla vetrina nella serra e alla vasca con Utricularia stygia, i Giardini ospitano altri punti dove possono essere ammirate le piante carnivore. Nell’area paludosa realizzata quest’anno, ne crescono oltre 300, mentre un isolotto galleggiante di piante carnivore nel Laghetto delle Ninfee raccoglie circa 70 esemplari e altre specie sono esposte nella rimessa del castello. Qui, distribuita su due piani, è ospitata la mostra “Piante Killer – Le carnivore verdi”. Thomas Carow, l’esperto germanico di piante carnivore che ha progettato gli allestimenti della mostra e le aiuole nel giardino, non ha nascosto il suo entusiasmo. “Non sono a conoscenza che sia mai stata allestita un’esposizione con una così ampia raccolta di piante carnivore”, ha affermato.
La mostra resterà aperta sino alla chiusura dei Giardini, il 15 novembre. A partire da questa stagione, la vetrina della serra, la vasca e l’area paludosa avranno un posto fisso ai Giardini e potranno essere ammirate anche nei prossimi anni.
Foto, le piante carnivore svernano nell’area paludosa dei Giardini, dove trovano il loro spazio vitale ideale.