Bolzano. La leggenda del pianoforte Liu Shih Kun si racconta in un concerto al Palazzo Mercantile
Il Concorso pianistico internazionale Ferruccio Busoni celebra quest’anno il pianismo cinese festeggiando il compleanno di uno dei più grandi pianisti del secolo scorso a Palazzo Mercantile (05.09 ore 20.30).
Tra i giurati del Concorso Busoni siede quest’anno una vera e propria leggenda del pianismo. Il Maestro Liu Shih Kun è considerato infatti uno degli artisti più importanti della sua generazione, ha 80 anni ed ha alle spalle una vita intensa e rocambolesca. Si formò a metà del secolo scorso nel Conservatorio Statale di Pechino ed in seguito al Conservatorio Tchaikovsky di Mosca sotto la guida di Samuil Feinberg, uno dei più importanti rappresentanti della scuola pianistica russa.
Nella primissima edizione del famosissimo Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1958 si aggiudicò il secondo premio inaugurando una brillante carriera. Fu infatti uno dei più grandi interpreti cinesi finché nel 1966 la Rivoluzione Culturale mise al bando la musica occidentale procedendo all’arresto di molti artisti tra cui Shih Kun, che fu imprigionato per ben 5 anni.
Questi e molti altri aneddoti saranno al centro del concerto/racconto di giovedì 5 settembre a Palazzo Mercantile, in cui il pubblico bolzanino potrà ascoltare questa leggenda della musica e ripercorrerne la storia. L’ingresso è gratuito.
Proseguono intanto le fasi del Concorso Busoni che venerdì giungeranno al termine con la Finalissima, mentre nelle gallerie commerciali del centro città risuonano i pianoforti della Steinway per la piccola rassegna Le Gallerie dei Talenti, organizzata dalla Fondazione Busoni in collaborazione con le scuole di musica dell’Alto Adige e del Trentino. Fino al 6 settembre dalle 17.00 alle 19.00 è possibile ascoltare questi giovanissimi musicisti esibirsi con passione ed entusiasmo per i passanti nelle gallerie Europa, Sernesi e Stella.
Una settimana di grande musica che riconferma la forte vocazione di Bolzano come centro del pianismo internazionale.
Foto, Liu Shih Kun.