Dipendenti dell’Ospedale San Maurizio di Bolzano avrebbero fatto sapere alla Süd-Tiroler Freiheit che molti posti per personale addetto alla all’assistenza riservati al gruppo linguistico tedesco finirebbero sempre più per essere occupati da forza lavoro italiana. Sembra che molti italiani si aggreghino al gruppo tedesco nonostante la scarana conoscenza della lingua. La Süd-Tiroler Freiheit con un’interrogazione apposita ha chiesto la lista di coloro che si sono aggregati al gruppo linguistico tedesco, moltissimi con nome e cognome italiani. Secondo la Süd-Tiroler Freiheit fa presente che il personale addetto alla all’assistenza, che si accorto dell’anomalia, avrebbe più volte segnalato a chi di competenza la questione senza riscontri concreti.
Sven Knoll, consigliere provinciale della Süd-Tiroler Freiheit stigmatizza questa possibile irregolarità, sostenendo che ai sudtirolesi di lingua tedesca vengano tolti in questo modi posti di lavoro a loro spettanti. Altro problema riguarda la scarsa competenza linguistica nella comunicazione con i pazienti.
I problemi sono di varia natura, non solo prettamente giuridici. Manca personale, a prescindere dai proclami di principio. Evidentemente i fratelli dell’Austria, Germania e Svizzera non sono interessati a lavorare in Alto Adige. Probabilmente anche per questioni economiche, considerando gli stipendi all’estero. Inoltre, il principio della conoscenza delle due lingue vale anche per chi è di madrelingua tedesca. Non sempre questi sono in grado di comunicare con i numerosi pazienti di lingua italiana. Non è così semplice risolvere un problema tanto articolato e complesso. Temo che certe volte ci si guardi troppo il singolo albero e non tutta la foresta.
Foto, Sven Knoll.