Alto Adige. Nuova tornata nelle trattative per il rinnovo del contratto del pubblico impiego
L’altra mattina sono proseguite a Palazzo Widmann le trattative tra le rappresentanze sindacali dei circa 42.000 dipendenti pubblici e la delegazione della Provincia per la definizione del nuovo contratto collettivo d’intercomparto del pubblico impiego. Al centro della trattativa il pacchetto di misure proposto dall’Amministrazione provinciale e illustrato ai sindacati dal direttore generale Alexander Steiner.
Il direttore generale ha ricordato che “nell’assestamento di bilancio da 310 milioni di euro sono compresi anche i fondi per finanziare il rinnovo del contratto, e questo provvedimento crea i presupposti giuridici e finanziari per l’implementazione delle misure individuate”. In virtù di questo provvedimento, anche il presidente della Provincia Arno Kompatscher ritiene sia stata rispettata la sua promessa: “Abbiamo sempre affermato che i 2 milioni prospettati all’inizio sarebbero stati sostituiti da cifre più concrete e realistiche nel corso delle trattative”.
La proposta della Provincia contiene aspetti di rilievo, quali il passaggio dall’adeguamento statale all’inflazione (IPCA – indice dei prezzi al consumo armonizzato) del 3% al nuovo Indice IPCA per l’Alto Adige, che tiene conto dell’andamento dell’inflazione a livello locale. Questo indice, che si basa sul costo della vita, prevede un ulteriore adeguamento della retribuzione base dell’1,8%, per un totale di +4,8% degli stipendi nel triennio 2019-2021.
Al termine dell’incontro Steiner ha ricordato che “quella presentata è una prima proposta concreta, una base di discussione da affrontare e analizzare assieme alle organizzazioni dei lavoratori”. I sindacati ora hanno tempo fino al prossimo incontro, fissato per il 19 agosto, per comunicare in maniera unitaria le proprie valutazioni e controproposte. “Siamo convinti di avere intrapreso la strada giusta – ha aggiunto Alexander Steiner – e di aver compiuto dei concreti passi in avanti verso un accordo”. Per alcuni aspetti compresi nella proposta di rinnovo avanzata dalla Provincia, come ad esempio i buoni pasto, il tempo stringe, dato che i fondi sono impegnati a partire da ottobre.