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Alto Adige. Interpreti incontrano Achammer

2 Agosto 2019

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Alto Adige. Interpreti incontrano Achammer

“Il mondo dell’economia altoatesina apprezza i nostri servizi. Nell’Amministrazione pubblica invece molti incarichi vengono aggiudicati secondo il criterio dell’offerta economica più vantaggiosa a offerenti da fuori provincia. Non siamo più in grado di tenere il passo con questi prezzi bassi“, sottolinea l’Associazione interpreti Bolzano AIB, che fa parte dell’Unione commercio turismo servizi dell’Alto Adige.

Per illustrare la problematica ai politici competenti in materia e segnalare la necessità di un intervento, una delegazione dell’AIB, guidata dalla presidente Ulrike Egger, ha incontrato recentemente l’assessore ai servizi e alla cultura tedesca Philipp Achammer.

“La lingua in Alto Adige soffre per la carente qualità delle traduzioni. In effetti, molte traduzioni tedesche non sono tedesche, ma semplicemente testi italiani tradotti. Le scarse conoscenze di base culturali compromettono la qualità delle traduzioni, una situazione che vorremmo cambiare“, dichiara Evelyn Tarasconi, da molti anni membro del Direttivo AIB. “Gli interpreti simultanei e i traduttori – perlopiù liberi professionisti o ditte individuali – svolgono un ruolo importante in Alto Adige. Non si tratta solamente di mediatori linguistici ma anche di mediatori culturali. Il nostro punto di forza è la conoscenza della lingua, della cultura, della storia e delle peculiarità dell’Alto Adige.“

L’affidamento degli incarichi pubblici in Alto Adige avviene mediante il Mercato elettronico della provincia (MEPAB) che prevede dal 2017 il cosiddetto catalogo dei “servizi linguistici per le amministrazioni pubbliche in Alto Adige“. Può iscriversi a questo catalogo chi dichiara di soddisfare determinati requisiti, come ad esempio la conoscenza delle abitudini linguistiche regionali o delle particolarità linguistiche, culturali e amministrative della Provincia.

“Il problema sorge perché questi requisiti dovrebbero assicurare in via teorica che gli incarichi siano affidati a traduttori e interpreti che conoscono le peculiarità linguistiche e culturali della nostra provincia“, sottolinea Evi Dalcomune, membro del Direttivo. In pratica, però, i lavori vengono affidati a offerenti che non soddisfano i suddetti requisiti. “Le domande di iscrizione al catalogo andrebbero verificate da persone competenti in materia“.

All’assessore provinciale Achammer, che condivide pienamente le richieste dell’Associazione di categoria, è stato consegnato un promemoria che elenca una serie di misure di miglioramento per l’aggiudicazione degli incarichi da parte dell’Amministrazione pubblica.

L’Associazione interpreti Bolzano è stata fondata nel 1986 per tutelare gli interessi degli interpreti. Lo scopo prioritario dell’Associazione è quello di promuovere la qualità dei servizi di interpretariato in convegni e congressi in Alto Adige.

Foto, da sinistra l’assessore provinciale Philipp Achammer, la presidente dell’AIB Ulrike Egger, Evelyn Tarasconi, Evi Dalcomune e la capoarea delle categorie nell’Unione Lorena Sala.