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Bolzano/Europee. L’intervista, Matteo Gazzini, “Lega Salvini Premier”

19 Maggio 2019

Bolzano/Europee. L’intervista, Matteo Gazzini, “Lega Salvini Premier”

“Auspico che la Lega superi il 40%”

Matteo Gazzini, altoatesino, si candida alle Europee nella lista “Lega Salvini Premier” per la Circoscrizione Nord- Est. Gazzini è stato candidato all’estero alle ultime elezioni politiche 2018 in quota Carroccio. Imprenditore agricolo ed edile a Pineta di Laives, dove la famiglia possiede una tenuta coltivata a viti e mele. Ha 33 anni e da poco è rientrato in Alto Adige dopo 8 anni trascorsi negli Stati Uniti dove ha preso il brevetto di pilota e ha studiato matematica ed ingegneria spaziale.

Quali sono i temi del suo impegno politico per i quali chiede il suo voto agli Altoatesini?

Un’attività economica molto importante per l’Alto Adige è l’agricoltura. Dal punto di vista strategico attualmente l’UE favorisce l’agricoltura estensiva, mentre per noi questa strategia non è adeguata perché svantaggia la nostra imprenditoria agricola a favore di Paesi, come ad esempio la Polonia. Noi dobbiamo favorire l’agricoltura intensiva, nonostante molti affermino che questa non è ecosostenibile.
Un altro tema che mi sta a cuore è la omogeneizzazione della fiscalità. Poiché le nostre imposte sono alte, è evidente che le nostre aziende tendano a chiudere in Italia e ad aprire in altri Paesi UE dove il regime fiscale è più basso. Così anche gli investimenti esteri tenderanno a concentrarsi dove le aliquote sono più favorevoli.

Quali commenti e riscontri positivi alla Sua decisione di candidarsi ha riscosso in Alto Adige, particolarmente in Bassa Atesina dove Lei abita?

Molte persone anche sconosciute mi hanno scritto su FB dicendomi che mi voteranno, e questo mi ha fatto molto piacere. Un fatto curioso è che molti cittadini di lingua tedesca mi hanno comunicato che mi sosterranno. Persone anche di paesi dove non sono mai stato. Ciò significa che il messaggio autonomista della Lega è stato colto.

Si apprende dai media che a Trento qualcuno abbia coperto i manifesti elettorali inerenti la Sua candidatura e che ci sia della avversione nei Suoi confronti.

Veramente in Trentino, anche dalle valli, ho avuto prova di molti consensi e diversi militanti del Partito, anche storici, mi stanno supportando molto. Ma come in tutte le famiglie, purtroppo ci sono i “monelli”, quelli cioè che non si rendono conto che il bene del Partito e del territorio a cui si rivolge viene prima di ogni valutazione di tipo personalistico.

Qual è la sua posizione sull’immigrazione?

Ovviamente questo è un tema cardine per la Lega. Spesso si dice che la Lega manchi di empatia nei confronti degli immigrati: Ma non è così, la Lega è contro l’immigrazione clandestina e il suo approccio al problema è in termini di legalità e di ordine pubblico. È provato che la maggior parte di coloro che arrivano con i barconi, dall’Africa soprattutto, non fuggono da guerre e da persecuzioni, ma vengono in Europa per pura convenienza personale, senza rispettare le leggi sull’immigrazione e senza farsi identificare all’ingresso del Paese. Questa prassi è inaccettabile, finanzia mafie, fa business sull’immigrazione e crea disordine sociale nei Paesi d’approdo.

Lei ieri era a Milano con una folta delegazione altoatesina. Quali considerazioni porta a casa dopo l’evento nella capitale economica italiana?

È stato un evento molto toccante dal punto di vista emotivo, e soprattutto di significato storico. I principali leader del centrodestra europeo, cito per tutti la francese Marine Le Pen e l’olandese Geert Wilders, erano a Milano e hanno riconosciuto Salvini il ruolo di leader della nuova Europa.

Quale Europa auspica per il 27 maggio, concretamente quali risultati spera escano dal voto degli Italiani?

Auspico che la Lega superi il 40%, ma soprattutto che ne esca come il più grande partito europeo. È molto importante sia per il successo europeo, ch e per il riscontro nazionale, in modo da dare un segnale chiaro al Presidente Mattarella che in caso di ulteriori dissidi nel governo si decida a sciogliere le Camere e a indire nuove elezioni.

Giornalista, scrittrice, editore.