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Alto Adige. Rinnovo contratto di intercomparto per i pubblici dipendenti, Organizzazioni Sindacali abbandonano il tavolo

28 Maggio 2019

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Alto Adige. Rinnovo contratto di intercomparto per i pubblici dipendenti, Organizzazioni Sindacali abbandonano il tavolo

Il Team Köllensperger si schiera dalla parte dei sindacati. La delegazione pubblica che propone sei misure. 

Le Organizzazioni Sindacali ASGB, CGIL/AGB, SGBCISL, UILSGK e SAG hanno abbandonato il tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto di intercomparto per i pubblici dipendenti in quanti ritengono irricevibili le proposte economiche presentate dalla delegazione pubblica.
Il contratto di intercomparto a livello provinciale interessa quasi 40.000 dipendenti pubblici in Alto Adige e la parte economica è scaduta il 31.12.2018.
Le direttive emanate dalla giunta provinciale per il rinnovo del contratto che la delegazione pubblica ha presentato oggi alle organizzazioni sindacali nel corso del terzo incontro non danno risposte alle pressanti richieste di rinnovo economico avnazate da parte dei sindacati e rivendicate dai dipendenti pubblici nel corso della fortemente partecipata manifestazione del 10.04.2019.
Non hanno trovato quindi seguito le rassicurazioni che il Presidente della Giunta aveva dato prima delle elezioni provinciali e non sono stati ancora quantificati i fondi necessari per la predisposizione del bilancio di assestamento vista la scadenza del mese di giugno.
Tanti i temi importanti presentati dalla delegazione pubblica: analisi delle qualifiche funzionale e profili professionali, progressione economica e carriera professionale, mobilità, anno sabbatico, age management, permessi e assenze, flessibilizzazione dell’orario di lavoro, ma come primo passo chiediamo il recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni.
La delegazione pubblica non ha preso in considerazione la nostra forte richiesta quindi torneremo in piazza il giorno 06.06.2019 dalle ore 17.00 con una nuova manifestazione di protesta.
Il Team Köllensperger si schiera dalla parte dei sindacati.
“Dove sono i soldi? Non li avete e aspettavate solo che passassero le elezioni europee? Perché è così così difficile per la Giunta fornire cifre concrete?”, si chiede Paul Köllensperger.
“Dall’inizio delle trattative, i sindacati non solo hanno chiesto un notevole aumento delle retribuzioni, ma hanno anche comunicato chiaramente alla controparte nelle trattative che il primo passo deve essere il negoziato sulla parte economica del contratto collettivo. Non saper ancora indicare cifre concrete dopo tre riunioni è incredibile e tutt’altro che un comportamento negoziale leale”, afferma Alex Oberkofler, direttore generale del Team Köllensperger.
Diversa la posizione della delegazione pubblica che propone sei misure.
“La Provincia – spiega il direttore generale, Alexander Steiner – come datore di lavoro ha tutta la volontà di venire incontro alle richieste e alle esigenze dei collaboratori”. Purtroppo, aggiunge Steiner, “nella riunione di oggi non si è riusciti ad avere una vera discussione sulle nostre proposte, ma noi restiamo a disposizione per riprendere il dialogo”. Secondo la delegazione pubblica non è giuridicamente possibile recuperare retroattivamente la perdita di potere d’acquisto dei salari. Per questo motivo “è stato sviluppato un pacchetto di misure concrete, con l’obiettivo di rendere adeguata anche in futuro la retribuzione dei dipendenti”.
“Siamo disponibili – afferma Steiner – a metterci al più presto attorno ad un tavolo per utilizzare al meglio e in modo costruttivo il tempo che ci resta fino all’assestamento di bilancio previsto a fine luglio”. Il pacchetto di misure elaborato dalla parte pubblica prevede, fra le altre cose, i buoni pasto per tutti i collaboratori, che siano a tempo pieno o part time, per un valore di 7 euro al giorno. Tra gli obiettivi vi è quello di rendere più attrattivi anche i contratti per chi inizia la propria carriera nell’ente pubblico. Per i prossimi tre anni è stato proposto, inoltre, un adeguamento dei salari all’inflazione pari al 4,1% con aumenti dell’1,4% per il 2019 e il 2020 e dell’1,3% per il 2021. Tra le varie misure è stata proposta un’indennità di risultato di entità pari a quella di una quattordicesima mensilità. Sono previste anche modifiche per quanto riguarda le indennità di coordinamento associate ai diversi profili professionali e al livello di responsabilità. Una maggiore attenzione, infine, è stata proposta anche per quanto riguarda le competenze linguistiche, in modo da garantirei ai dipendenti che possono provare di possedere una conoscenza linguistica superiore a quella prevista per la loro qualifica, la stessa indennità prevista per l’attestato di cui sono in possesso.