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A Bolzano sette speaker da tutto il mondo per un’edizione da record dedicata al tema «Break Free».

16 Maggio 2019

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A Bolzano sette speaker da tutto il mondo per un’edizione da record dedicata al tema «Break Free».

BOLZANO. Il direttore della Orpheus Chamber Orchestra di New York, la direttrice esecutiva dell’Arab Reporters for Investigative Journalism e una ricercatrice di Unibz specializzata sullo studio dell’Alzheimer. Questi i profili degli ultimi tre dei sette speaker della terza edizione di TEDx Bolzano, che saliranno sul palco del Mec (Meeting & Eventi Center-Fiera Bolzano), sabato 18 maggio dalle ore 15.30, per la conferenza no-profit organizzata da un team di giovani volontari altoatesini che anche quest’anno, oltre agli speech, ospiterà l’Innovation Playground, una sorta di villaggio del futuro in cui numerosi espositori presenteranno i loro prodotti e servizi. Il tutto in tre lingue: italiano, tedesco e inglese, unico caso in Italia. Affiancheranno il vicepresidente delle vendite di Adidas Italia, creatore della prima rete di negozi lifestyle del marchio nel Paese, il ricercatore che ha contribuito alla scoperta del bosone di Higgs, la caporedattrice della rivista Witness Journal, primo mensile di fotogiornalismo in Italia, l’esperto di analisi politica multidisciplinare.
«Abbiamo lavorato duramente per portare a Bolzano sette speaker di grandissimo livello da tutto il mondo – spiega Claudia Di Stefano, leader del team di volontari altoatesini che organizzano per la terza volta TedxBolzano -. La storia di TedxBolzano è quella di un gruppo di giovani professionisti, ormai sparso per mezza Europa, che sente l’Alto Adige come sua casa e lavora gratuitamente molti mesi all’anno per portare sul territorio idee globali che vale la pena condividere, discutere e promuovere. Anche quest’anno ci aspettiamo una sala piena di persone che cercano ispirazione e contatti per continuare a migliorare il mondo che viviamo».
Sulla stessa linea d’onda anche Thomas Mur, direttore della Fiera di Bolzano, sponsor ufficiale dell’evento, intervenuto durante la conferenza stampa di presentazione: «L’innovazione è un argomento che ci sta a cuore, quindi siamo molto lieti che TEDxBolzano abbia scelto Fiera Bolzano come location anche per la edizione 2019. Negli ultimi anni abbiamo sostenuto numerose iniziative e progetti per promuovere l’innovazione in tutta la regione, e abbiamo investito tanto per trasformare l’intero quartiere eventi attorno alla fiera in un luogo di incontro emozionante e dinamico, e continueremo sicuramente a farlo anche in futuro. L’evento TEDx fa già parte di questa community emergente e quindi vorrei ringraziare tutti gli organizzatori per il loro prezioso contributo».
Tra gli altri main sponsor anche unibz, che ha voluto dare il proprio appoggio alla manifestazione attraverso le parole del Prorettore alla ricerca e all’innovazione Johann Gamper: «Il benessere raggiunto con il lavoro dagli abitanti dell’Alto Adige nei decenni passati potrà essere garantito anche alle generazioni future se il nostro ateneo – locale ma con uno spirito internazionale – saprà aiutare a diffondere una mentalità favorevole all’innovazione in tutti i settori: economico, sociale e tecnologico. In questo senso, non può mancare il nostro appoggio a un’iniziativa come il TEDx che porta nel nostro territorio testimonianze coraggiose ed ispiratrici ».

I sette speaker
Il primo dei tre speaker che vanno a completare il panel di TEDx Bolzano è Alexander Scheirle, Executive Director della Orpheus Chamber Orchestra di New York. Nato e cresciuto in una famiglia di musicisti a Stoccarda, scopre il suo interesse per l’Arts Administration già durante lo studio della musica con specializzazione in violoncello a Colonia e Londra. È stato direttore artistico e direttore generale della Bayerische Kammerphilharmonie e del Crested Butte Music Festival in Colorado, e dal 2016 fa parte dell’Orpheus Chamber Orchestra. Con oltre 70 registrazioni, Grammy e altri premi, Orpheus è considerata una delle orchestre più importanti e innovative del mondo, con una struttura unica basata interamente su principi democratici senza gerarchie tradizionali. Sul palco salirà poi anche Rana Sabbagh, direttrice esecutiva presso l’Arab Reporters for Investigative Journalism (ARIJ) – la massima rete araba per lo sviluppo di un giornalismo sempre più trasparente e più vicino alla realtà. Rana ha dedicato gli ultimi 35 anni della sua carriera lavorando come giornalista, editorialista e media-trainer con l’obiettivo di promuovere la libertà di parola, l’indipendenza dei mezzi di comunicazione e i diritti umani. È stata la prima donna araba a gestire un quotidiano politico ma prima ancora, è stata corrispondente all’estero per l’agenzia di stampa internazionale Reuters (1987-1997) e ha collaborato all’istituzione dell’ultima rivista indipendente della Giordania, Al-Ghad. Con loro anche Barbara Plagg, ricercatrice post-doc e docente universitaria presso la Libera Università di Bolzano. Nata a Bressanone, Barbara si è laureata in Linguistica e Letteratura a Padova per poi specializzarsi in Scienze Cognitive presso le università di Vienna e Zagabria. Nel 2016 ha discusso la sua tesi di dottorato dal titolo “Influence of RNA-binding proteins on Alzheimer’s disease and related cognitive endophenotypes” presso il dipartimento di neurobiologia clinica e molecolare dell’ospedale universitario di Monaco. Nel frattempo, ha lavorato all’identificazione di bioindicatori per la diagnosi dell’Alzheimer presso il Laboratorio di Psichiatria dell’Università di Innsbruck.
Nomi che vanno ad affiancare quelli che sono stati già annunciati: come Simone Santini, da quattro anni Vice President Sales di Adidas Italia, responsabile del progetto «Franchising monobrand» con il quale ha dato vita alla prima rete di negozi sportive e lifestyle a marchio Adidas in Italia. Santini gestisce inoltre tutti i canali di vendita del gruppo e un team di oltre 150 persone. Uno degli speech sarà quello di Gabriele Campostella, ricercatore in fisica delle particelle elementari, ora data scientist nel gruppo Volkswagen a Monaco di Baviera. Gabriele – originario di Bassano – ha attraversato il mondo accademico partendo da una laurea in Fisica Teorica a Padova e un dottorato di ricerca a Trento per poi lavorare presso istituti quali il Max Planck Institute per la Fisica di Monaco, il Fermilab di Chicago e il Cern di Ginevra, dove ha partecipato all’esperimento Atlas, che ha contribuito alla scoperta del Bosone di Higgs nel 2012. Dal 2015 opera nel Data:Lab di Volkswagen dove si occupa di analisi di big data, machine learning e applicazioni innovative di intelligenza artificiale legate al mondo dell’automotive.
Dal mondo «visual» arriva invece Matilde Castagna, fotografa freelance e attuale caporedattrice della rivista Witness Journal, primo mensile di fotogiornalismo online in Italia. Originaria di Lecco, ha studiato in Italia e negli Stati Uniti. A Milano ha frequentato l’Istituto Italiano di Fotografia e si è laureata in Scienze della Comunicazione con una tesi di specializzazione in semiotica della fotografia di reportage. L’ultimo nome è quello di Roland Benedikter, esperto di analisi politica multidisciplinare, è codirettore del Center for Advanced Studies di Eurac Research e professore presso il centro Willy Brandt Center dell’Università di Wroclaw/Breslau. Originario di Brunico, Roland Benedikter ha sviluppato la sua professione di sociologo e politologo presso importanti istituzioni quali il centro Orfalea per gli studi globali e internazionali dell’Università di Santa Barbara in California e il centro Europa del Freeman Spogli Institute for International Studies a Stanford.

Il tema di quest’anno
Il tema per il 2019 è «Break Free». «Una tematica, questa, che vuole permettere ai partecipanti, ed agli speaker, di poter uscire dagli schemi, sentirsi liberi incontrando ospiti con cultura, lingua e pensiero differente, raccontando storie e avventure che hanno come matrice comune la ricerca di una propria dimensione, anche attraverso un momento di rottura, di liberazione – afferma Ilaria Marcolini, responsabile delle speaker relations di TEDxBolzano -. In poche parole vogliamo promuovere la ricerca di una nuova forma di innovazione, di una maggior consapevolezza, di nuovi orizzonti e di nuovi stimoli»

L’ «Innovation Playground» e l’acquisto biglietti
Durante la giornata del 18 maggio si potrà entrare a contatto con il mondo dell’innovazione a 360°. Oltre agli speech dei diversi ospiti sul palco infatti, nel foyer del MEC verrà allestito l’«Innovation Playground», una sorta di villaggio dell’innovazione in cui diversi espositori presenteranno i loro prodotti e servizi. Sarà presente una cabina targata Brennercom con occhiali per la realtà aumentata, un esoscheletro creato per gli anziani come sostegno alla deambulazione creato da alcuni ricercatori Unibz, due Instabot che scatteranno foto e gireranno in autonomia tra il pubblico e una installazione dell’azienda Amigdala con uno schermo regolato da intelligenza artificiale che capta il profilo emotivo ed età delle persone e riproduce musica di conseguenza. Ci sarà inoltre la possibilità di testare diverse versioni dei monopattini elettrici della startup GBoard. La prevendita dei biglietti è disponibile sul sito ufficiale dell’evento (https://www.tedxbolzano.it/it/tickets/), in cui si potranno scegliere tre tipologie diverse: standard, studente e gold.

Il manifesto, gli sponsor e il team
Sul nuovo sito ufficiale dell’evento, tedxbolzano.it, è disponibile il poster ufficiale di «Break Free». Si tratta di un’illustrazione creata da Alessandro Cripsta, grafico milanese che ha collaborato anche con Wired Italia e Fontana Milano 1915. Fra gli sponsor Studio Hug, agenzia che ha interamente ricreato il sito ufficiale dell’evento, Four Points Sheraton, Fiera Bolzano, Röchling, AE Webdesign, Unibz e Flixbus. Rinnovato anche il team, rafforzatosi per questa nuova edizione, e che vanta 14 volontari, tutti professionisti e studenti altoatesini a cavallo dei 30 anni, spinti dalla curiosità e dalla voglia di mettersi in gioco per promuovere idee che vale la pena diffondere. «Ognuno di noi ha una storia diversa – racconta Claudia Di Stefano – fatta anche di significative esperienze all’estero e provenienze molto varie: ma tutti noi, sia che siamo altoatesini che risiedono all’estero o nuovi altoatesini adottati da questa terra, tutti vogliamo contribuire alla crescita del territorio attraverso la circolazione di idee». È proprio questa la missione di TED: nata oltre trent’anni fa in California, TED (acronimo di Technology, Entertainment, Design) è una conferenza che vuole riunire e diffondere idee innovative. A livello locale questo format è portato avanti da TEDx, dove la “X”, vero e proprio segno di riconoscimento, vuole significare “evento organizzato in modo indipendente”.