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Parte l’edizione di DISTRETTO 38 “OFF”, Il 15 e 16 maggio 2019, tra Trento e Rovereto

19 Aprile 2019

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Parte l’edizione di DISTRETTO 38 “OFF”, Il 15 e 16 maggio 2019, tra Trento e Rovereto

Giunto al quarto anno di vita, per ragioni logistiche e gestionali “Distretto 38” si discosta momentaneamente dalla dimensione tradizionale del festival, senza abdicare tuttavia all’intenzione di esplorare il suono elettronico contemporaneo. Deriva da queste premesse l’estemporanea versione “off” in calendario durante la primavera (mercoledì 15 e giovedì 16 maggio), nella quale vengono sviluppati in singoli eventi i contenuti tipici della manifestazione, abbracciando sia la sfera del clubbing sia gli orizzonti della ricerca d’avanguardia e alternando nel programma concerti, performance, Dj set e occasioni di analisi critica. Da quest’ultimo punto di vista, elemento focale è nella circostanza il riflesso musicale dell’accelerazionismo: “Teoria politica secondo cui si può giungere al superamento del capitalismo accelerando, anziché contrastando, i processi che lo caratterizzano”, per citare Treccani.
A rappresentare il fenomeno nel primo degli appuntamenti “off” proposti da “Distretto 38” sono lo statunitense JAMES FERRARO, che anticipando lo show conclusivo della rassegna “Musica Macchina” dialogherà sull’argomento con Federico Sardo, giornalista culturale (“Resident Advisor”, “Esquire”, “VICE”, “Il Tascabile”, “Prismo”) e conduttore radiofonico (Radio Raheem), e i finlandesi a Berlino Ville Haimala e Martti Kalliala, in arte AMNESIA SCANNER, considerati massimi esponenti del filone accelerazionista su scala musicale. Il convegno (ad ingresso gratuito) sarà moderato da Alberto Campo (condirettore artistico di “Distretto 38”). L’incontro è in programma mercoledì 15 maggio alle ore 18.00 presso la Sala Multimediale della Biblioteca Civica di Rovereto ed è intitolato provocatoriamente: “Esiste una musica accelerazionista?”.
Controversa visione del mondo coltivata a metà anni Novanta presso l’università di Warwick, in Inghilterra, l’accelerazionismo ha generato in seguito diramazioni verso il pensiero politico di sinistra (il compianto filosofo e critico Mark Fisher) e di destra (il padre fondatore Nick Land, adottato di recente come maître à penser dall’alt-right statunitense).
Sul piano musicale più di un commentatore ha tentato di individuare possibili esponenti dello stile “accelerazionista”, indicando fra gli altri proprio lo statunitense James Ferraro, protagonista in serata dell’epilogo della rassegna “Musica Macchina”, e gli Amnesia Scanner, considerati massimi esponenti del filone accelerazionista su scala musicale: fama rafforzata l’estate scorsa dall’album Another Life, dove la dialettica fra l’uomo e le tecnologie digitali è condotta alle conseguenze estreme. Una radicalità d’intenti espressa compiutamente nell’avvincente spettacolo audiovisivo del quale saranno protagonisti giovedì 16 maggio al Teatro SanbàPolis di Trento, preceduto dalla performance EXALAND dei torinesi Spime.im.
Per partecipare al concerto degli Amnesia Scanner, in programma giovedì 16 maggio (ore 21.30) è previsto un biglietto d’ingresso al costo di 10 Euro.

Il programma di “Distretto 38 Off”
Mercoledì 15 maggio
Rovereto, sala multimediale della Biblioteca Civica
ore 18, ingresso gratuito
Incontro: “Esiste una musica accelerazionista?”, con James Ferraro e Federico Sardo – in collaborazione con “Musica Macchina”

Giovedì 16 maggio
Trento, Teatro SanbàPolis
ore 21.30, ingresso 10 euro
Concerto: Amnesia Scanner – preceduto da Spime.im

JAMES FERRARO
Non è facile condensare in poche righe l’evoluzione di una delle figure più sfuggenti e multiformi dell’elettronica degli ultimi due decenni. Con una produzione sterminata iniziata sotto innumerevoli pseudonimi a metà anni Duemila, proseguendo con il noise ipnotico del progetto The Skaters condiviso con Spencer Clark, fino a una carriera solista che ha visto la stampa musicale attribuirgli l’invenzione di almeno due generi – l’hypnagogic pop e la vaporwave – James Ferraro ha in realtà mostrato una padronanza di stili e forme da far sembrare lo stesso concetto di genere musicale fuori fuoco e superato. Dall’approccio lo-fi al luccicante iperrealismo venato di influenze r’n’b con cui ha raccontato New York e Los Angeles (le città tra cui si è diviso finora), Ferraro ha saputo sviluppare un immaginario estetico estremamente contemporaneo, che tocca – tra gli altri – i temi del consumismo e del rapporto con la tecnologia.
Affascinato com’è da utopie e distopie, James Ferraro ha realizzato nel 2018 il concept album Four Pieces for Mirai, primo capitolo di un’epica ambientata in un’oscura era di decadenza tecnologica che sembra voler restituire la documentazione sonora del declino di una civiltà. Ed è proprio questo il materiale di partenza per il live che James Ferraro porterà all’appuntamento finale di Musica Macchina, realizzato in collaborazione con Distretto 38.

AMNESIA SCANNER
I finlandesi a Berlino Ville Haimala e Martti Kalliala fanno – nomen omen – scansione dell’amnesia. Dopo alcune uscite su formati meno voluminosi e qualche prestigiosa incursione nel circuito dell’arte londinese (ICA e Serpentine Gallery), hanno pubblicato l’estate scorsa il proprio album d’esordio. Intitolato a “un’altra vita”, il disco allude alla dialettica Uomo/Macchina, divenuta molto più serrata con l’avvento del digitale, a tal punto da rendere incerto chi sia il terminale di cosa. Ci troviamo dunque nella zona del transumanesimo e non a caso gli Amnesia Scanner vengono citati fra i massimi esponenti su scala musicale dell’accelerazionismo: “Teoria politica secondo cui si può giungere al superamento del capitalismo accelerando, anziché contrastando, i processi che lo caratterizzano”, dice Treccani. Una controversa visione del mondo coltivata inizialmente, a metà anni Novanta, presso l’università di Warwick, in Inghilterra, generando diramazioni successive verso il pensiero politico di sinistra (il compianto filosofo e critico Mark Fisher) e di destra (il padre fondatore Nick Land, adottato di recente come maître à penser dall’alt-right statunitense). In un certo senso Another Life rappresenta tali contraddizioni, esprimendole in musica attraverso radicalità “industrial”, cavernosità dubstep e R&B tendente alla trap: una colonna sonora adeguata al nostro tempo che dal vivo viene potenziata da un impressionante corredo visivo.

Spime.im
Una raccolta di pensieri, teorie e concetti, veicolati attraverso esperienze audiovisive in cui suono e immagine sono tutt’uno: un’immersione in dimensioni parallele, per sperimentare la coscienza di sé e di ciò che – invisibile agli occhi – ci circonda e influenza. Lo spettacolo è intitolato EXALAND: un viaggio all’interno di un mondo psichedelico infinitamente mutevole, un esperimento sul confine tra reale e virtuale, dove si creano spazi di narrazione in cui tecnologia e fattore umano si compenetrano. Spime:im è un progetto artistico curato da Davide Tomat e Gabriele Ottino dei Niagara insieme a Marco Casolati e Stefano Maccarelli. Il nome nasce da un gioco di parole fra il concetto teorizzato dallo scrittore Bruce Sterling (Spime è un oggetto che può essere rintracciato attraverso lo spazio e il tempo per tutta la durata della sua esistenza) e la contrazione dell’espressione inglese “I am”.

Foto, Amnesia Scanner.