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Imprenditoria femminile, misure incisive per una nuova cultura

8 Aprile 2019

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Imprenditoria femminile, misure incisive per una nuova cultura

Nel corso della mattinata, presso la sede centrale della Camera di Commercio di Trento, le Presidenti del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (CIF) di Trento e di quello di Bolzano hanno incontrato Donatella Conzatti, senatrice della Repubblica italiana. È stata l’occasione per confrontarsi sulle misure già attivate dal Governo a sostegno della parità di genere in ambito imprenditoriale e per individuare i successivi passi atti a consolidare i principi di una cultura che garantisca a uomini e donne le stesse opportunità di accesso a una carriera professionale impegnativa.
Attualmente, ha spiegato la senatrice, la Commissione finanze ha proposto di prorogare la Legge Golfo Mosca perché si continui a garantire la presenza delle donne nei Consigli di amministrazione delle società quotate e delle partecipate pubbliche. La presenza femminile nei centri decisionali, inoltre, aumenta il grado di diversity dell’azienda, un indicatore di molteplicità delle sue caratteristiche identitarie, ritenuto essenziale dai grandi brand internazionali – e potenziali investitori – che necessitano di proporsi in modo inclusivo, moderno e trasparente.

A tale riguardo, Claudia Gasperetti, Coordinatrice del CIF di Trento, ha ricordato che a Trento, per innovare i processi di selezione, finalizzati a un riequilibrio di genere nei luoghi decisionali, è stata studiata la fattibilità della Banca dei saperi, promossa dalla Commissione pari opportunità, alla quale ha collaborato anche il Comitato. Si tratta di un albo, che raccoglie i curriculum professionali di donne qualificate, nel quale la pubblica amministrazione può individuare le persone più adatte ad assumere incarichi pubblici, innescando così un ribilanciamento di rappresentanza tra i generi.
In aggiunta, Marina Rubatscher Crazzolara, Presidente del CIF di Bolzano, ha fatto presente la necessità di attivare un pari equilibrio di genere anche nei Consigli direttivi delle associazioni di categoria, dove al momento esiste una forte preminenza maschile, intervenendo a livello statutario con una variazione che tuteli il diritto delle imprenditrici di essere equamente rappresentate.

Nel corso dell’incontro sono emersi numerosi spunti di confronto, tra cui la difficoltà di accesso al credito delle imprenditrici, la necessità di disporre di efficaci misure di conciliazione tra lavoro e famiglia, l’emergenza legata ai femminicidi e a tutti i casi che vedono le donne vittime di violenza e soprusi.
Per porre fine alle disparità che, in sostanza, limitano e spesso impediscono il progresso culturale della società a cui è intimamente legato anche lo sviluppo economico di un territorio e per rimuovere gli ostacoli a una cultura libera da vincoli di genere, fondata sul rispetto delle reciproche peculiarità sono emerse due riflessioni di fondo. La prima riguarda la fiducia verso le nuove generazioni che, se avranno accesso a un’educazione illuminata, sapranno evitare e andare oltre gli errori commessi da chi le ha precedute; la seconda riguarda la necessità di mettere in atto politiche impattanti, di netta rottura con il passato e portatrici di un effettivo ed efficace cambiamento culturale.

Foto, da sinistra: Claudia Gasperetti, Donatella Conzatti e Marina Rubatscher Crazzolara.