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Werner Gramm nuovo presidente di Laborfonds

7 Marzo 2019

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Werner Gramm nuovo presidente di Laborfonds

Werner Gramm è il nuovo presidente del Fondo Pensione regionale Laborfonds: questa la decisione presa dal Consiglio di Amministrazione nella riunione di giovedì 7 marzo 2019, dopo la piena approvazione dalle parti sociali di martedì 5 marzo. Nei prossimi due anni di mandato, presidente e Cda si sono posti come obiettivo l’ulteriore rafforzamento di Laborfonds come progetto di rilevanza sociale, la gestione sempre professionale del patrimonio e una sensibilizzazione ancora più massiccia della popolazione sulla necessità della pensione complementare.

Il Consiglio di Amministrazione di Laborfonds si è riunito nella mattinata di giovedì a Trento. All’ordine del giorno c’era la nomina del nuovo presidente e la scelta è ricaduta, con voto unanime, sul nome di Werner Gramm, che – due giorni prima – aveva già ricevuto la piena approvazione delle parti sociali: “Il mio impegno sarà mirato ad assicurare alle persone che vivono nella nostra regione una vecchiaia migliore dal punto di vista finanziario”, ha detto il neoeletto presidente. Il noto imprenditore altoatesino, classe 1958, figura nel Cda di Laborfonds dall’aprile del 2018 e già in gioventù si è distinto per il suo impegno a favore della collettività, nella veste ad esempio di presidente dei giovani imprenditori del commercio. Oggi Gramm è portavoce dei commercianti all’ingrosso altoatesini e membro del Consiglio camerale della Camera di commercio di Bolzano; a questo aggiunge la preziosa esperienza in ambito finanziario maturata dal 1996 al 2015 come membro del Cda della Banca Popolare dell’Alto Adige.

Parole d’ordine del nuovo presidente: stabilità, continuità e sicurezza

Nei rimanenti due anni di mandato, presidente e Cda intendono lavorare a stretto contatto con la Direzione generale per garantire anche in futuro al Fondo stabilità, continuità e sicurezza. “La nostra missione continuerà ad essere la gestione professionale del patrimonio dei nostri iscritti con risultati superiori alla media, come abbiamo fatto fino ad oggi, e si tratta di una sfida impegnativa, vista l’instabilità finanziaria che stiamo vivendo”, ha detto Gramm. Un altro punto fermo del programma è l’ulteriore opera di sensibilizzazione nei confronti della popolazione sulla necessità della pensione complementare: “Assieme al nostro partner strategico Pensplan lavoriamo in sinergia per far capire sempre più l’importanza di una previdenza integrativa per la vecchiaia”.

Il prossimo 15 aprile l’Assemblea dei Delegati

Nelle prime settimane di mandato il presidente dedicherà tutto il tempo necessario per prendere possesso nel migliore dei modi delle sue funzioni: “Come Consiglio d’amministrazione abbiamo intenzione, in stretta collaborazione con la Direzione generale, di confrontarci per capire come poter consolidare il concetto di previdenza complementare e attirare un numero sempre maggiore di lavoratori della nostra regione”. All’ordine del giorno dell’Assemblea dei Delegati, in programma il 15 aprile presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige, figurano il bilancio di esercizio 2018, l’andamento della gestione finanziaria e degli aderenti nonché, in particolare, gli orientamenti futuri.

Cos’è Laborfonds

Proiettato verso i 122.000 aderenti, Laborfonds rappresenta una grande comunità nel contesto regionale nella quali i lavoratori associati – Laborfonds è infatti un’associazione senza fini di lucro – condividono risultati e obiettivi. Il fondo regionale di previdenza complementare, istituito nel 1998 dalle parti sociali (sindacati e associazioni di categoria), con il forte sostegno della Regione Trentino-Alto Adige attraverso i servizi gratuiti forniti da parte di Pensplan, è stato riconosciuto dal Ministero del Lavoro nel 2000. Il fondo complementare intende garantire alla popolazione una maggiore sicurezza economica negli anni della pensione. Gli aderenti possono scegliere tra quattro linee di investimento e, tra i numerosi vantaggi per i lavoratori, c’è l’obbligo del versamento a loro favore del contributo del datore di lavoro, previsto dal loro contratto collettivo. Ogni tre anni gli associati (datori di lavoro e lavoratori) provvedono ad eleggere i propri rappresentanti nell’Assemblea dei Delegati del Fondo.

Foto, Werner Gramm.