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Trento. L’archivio Paolo Prodi all’Università di Trento

27 Marzo 2019

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Trento. L’archivio Paolo Prodi all’Università di Trento

Paolo Prodi vive ancora e continua a fare lezione all’Università di Trento attraverso il suo pensiero, le sue analisi, i suoi scritti. Accade grazie al patrimonio culturale e scientifico del suo archivio, che la famiglia ha donato all’Ateneo di Trento, del quale il professore di Storia moderna fu rettore (1972/1978) e preside della facoltà di Lettere (1985-1988). La convenzione è stata firmata dagli eredi e dal rettore Paolo Collini nel corso di una cerimonia che si è tenuta ieri a Palazzo Sardagna, sede del Rettorato.
L’archivio di Paolo Prodi contiene principalmente oltre alla documentazione inerente la sua attività scientifica. comprende anche la biblioteca del professore, strumento di lavoro strettamente connesso all’archivio, come dimostrano i continui rimandi tra unità archivistiche e volumi della biblioteca personale operati da Prodi stesso. Archivio e biblioteca saranno ora trasferiti nell’Archivio storico diell’Ateneo, che ha sede a Palazzo Fedrigotti di Rovereto.
All’acquisizione hanno contributo, tra gli altri, Pierangelo Schiera, già professore dell’Ateneo, e Tarcisio Andreolli, direttore amministrativo dell’Università negli anni del rettorato Prodi.
Una volta perfezionata l’acquisizione dell’archivio, l’Ateneo ha intenzione di organizzare un momento di ricordo del professor Paolo Prodi, durante il quale verrà approfondito il valore della donazione.

Foto. Il compianto prof. Paolo Prodi (@Roberto Berardinatti)