Cultura & Società Ultime Notizie

TheoTag 2019, trecento giovani a tu per tu con la teologia

19 Febbraio 2019

author:

TheoTag 2019, trecento giovani a tu per tu con la teologia

Da Burgusio a Brunico, passando per Bolzano e Bressanone. Sono stati circa trecento i giovani maturandi che quest’oggi hanno partecipato al “TheoTag”, la Giornata delle porte aperte alla teologia, organizzata allo Studio teologico accademico di Bressanone.

“Quando avevo 18 anni volevo studiare medicina e, sull’esempio di Albert Schweitzer, andare ad aiutare chi vive nei Paesi più poveri del mondo. Poi però ho compreso che per venire incontro a quelle persone era necessario sì aiutarle nella loro quotidianità, ma era ancora più importante promuovere un cambiamento nella nostra società, così da favorire concretamente la crescita e lo sviluppo di quei Paesi, in cui quelle persone vivono. Da qui la scelta di approfondire queste tematiche sociali e di studiare teologia”. A parlare è Reinhard Demetz, direttore dell’Ufficio pastorale diocesano, che ha accolto questa mattina i circa 300 maturandi che hanno partecipato all’edizione 2019 del “TheoTag”.

“La teologia aiuta ad approfondire il senso della vita – spiega don Ulrich Fistill, preside dello Studio teologico accademico di Bressanone – aiuta a dare un significato alla propria esistenza e amplia la visione che uno ha del mondo, permettendo di vedere le cose sotto una prospettiva diversa”. Lo studio della teologia apre le porte all’insegnamento della religione, ma non solo. “La maggior parte degli studenti dello Studio teologico accademico di Bressanone si prepara a diventare insegnante di religione – prosegue Fistill – ma c’è anche chi diventa assistente parrocchiale o assistente spirituale in ospedale”.
Studia teologia anche chi decide di rispondere alla vocazione al sacerdozio e alla vita religiosa. Realtà, queste, alle quali anche il “TheoTag” – nell’anno diocesano delle vocazioni – ha dedicato particolare attenzione. “Quando qualcuno mi chiama al telefono o mi manda un messaggio – spiega don Josef Knapp, responsabile diocesano per le vocazioni – si aspetta da me una risposta o comunque una reazione. Una risposta che può arrivare subito o che ha bisogno di tempo. Dio ci chiama ad essere uomini e donne a sua immagine e somiglianza nell’amore. E attende da noi una risposta. Un’amicizia o un rapporto d’amore ha bisogno di ascolto e di dialogo. Lo stesso accade nel nostro rapporto con Dio. In questa amicizia dialogante, alimentata dalla preghiera e dall’ascolto della Parola, può accadere poi che qualcuno si accorga di essere chiamato al sacerdozio o alla vita religiosa”. Insieme a don Josef Knapp hanno portato la loro testimonianza anche sr. Reinhilde Oberparleiter e p. Shenoy Maniyachery Varghese.

“Perché ho scelto di studiare teologia? Perché desideravo approfondire le questioni che riguardano il senso della vita”. A parlare è Julian Stuefer, rappresentante degli studenti dello Studio teologico accademico di Bressanone, che si prepara a diventare insegnante di religione e che attualmente è impegnato nello Jugenddienst di Bressanone.

“Grazie al “TheoTag” è stata offerta oggi ai ragazzi la possibilità di attraversare la porta dello Studio teologico accademico di Bressanone e di scoprire quello che lo studio della teologia offre – spiega il vescovo Ivo Muser –. Spero che oggi i ragazzi siano stati colpiti da una domanda o da un’idea, che abbia suscitato in loro il desiderio di un approfondimento”. Dialogando con il vescovo, in uno dei laboratori della mattinata, i giovani hanno affrontato diverse tematiche che riguardano oggi la nostra quotidianità, dal dialogo con le altre religioni all’accoglienza e al rispetto di ogni persona.

Dopo il saluto iniziale, che si è tenuto quest’anno nella chiesa del Seminario maggiore, la mattinata è stata scandita da numerose conferenze e incontri.
Il teologo moralista P. Martin M. Lintner ha affrontato i temi “Resurrezione o reincarnazione?” e “La nostra responsabilità nei confronti degli animali”. Maria Theresia Ploner, docente di Nuovo Testamento, ha parlato delle “Pie donne e femministe pericolose. Donne bibliche come modello per oggi?”, mentre Hans Kiem, dell’Istituto De Pace Fidei, ha approfondito il tema “Siamo ancora in tempo o è già troppo tardi? La nostra responsabilità per il Creato…”. Due gli interventi di don Paolo Renner, professore di teologia fondamentale: “La croce. Simbolo antico con molti significati” e “Tra terra e cielo: religione e politica”. “Galileo, Darwin, Big Bang, neuroscienze: alcuni momenti del dialogo/conflitto tra scienza e fede” è stato, invece, il tema che ha approfondito Tadeusz Sierotowicz, dell’Istituto di scienze religiose di Bolzano.
I giovani hanno dimostrato interesse anche per le testimonianze di Wolfgang Penn e del team dell’ufficio missionario diocesano, di Dorothea Fauner, che ha portato la sua esperienza di assistente spirituale in ospedale, e dell’imprenditore bolzanino Georg Oberrauch, che ha riflettuto con i ragazzi su come prendere una buona decisione. “Profughi, migrazioni e integrazione” è stato il tema al centro della testimonianza offerta da Sandro Tarter e da Leonhard Voltmer.

Foto, l’incontro con don Paul Renner.