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Fisica, voglia di rinnovamento. A Povo l’Assemblea del Dipartimento

27 Febbraio 2019

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Fisica, voglia di rinnovamento. A Povo l’Assemblea del Dipartimento

No alla forza di inerzia, sì al coraggio di cambiare anche le formule che sembrano funzionare. Voglia di crescere e di aprirsi sempre più alla comunità esterna. Nel messaggio lanciato oggi da Giulio Monaco, direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, anche gli obiettivi di creare una maggiore sinergia con i centri di ricerca attivi sul territorio nell’ambito della fisica e di intensificare la collaborazione con le aziende a partire dall’offerta di stage universitari.
La sesta edizione dell’Assemblea del Dipartimento di Fisica è stata, come di consueto, un’occasione per dare uno sguardo a 360 gradi su attività, progetti e prospettive. Una giornata al Polo Ferrari di Povo per confrontarsi con la comunità universitaria e con rappresentanti del territorio.
I lavori si sono aperti con i saluti di Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento, e di Achille Spinelli, assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia autonoma di Trento.
Quindi la relazione sullo stato del Dipartimento e i suoi progetti presentata da Giulio Monaco, direttore del Dipartimento di Fisica. Monaco ha illustrato una struttura dinamica e in salute. Ha parlato di un piano di sviluppo che ha portato ad avere personale docente più giovane e in crescita. Si è soffermato sulla varietà dei servizi tecnici che offrono attività di supporto ai laboratori di ricerca e didattici non solo di Fisica, ma di tutti i dipartimenti di collina. Ha confidato l’intenzione di rinnovare l’assemblea annuale trasformandola in una sorta di festival della fisica di più giorni, articolato in momenti per la comunità scientifica, incontri con le scuole, proposte per la cittadinanza (proseguendo l’esperienza del Teatro della meraviglia e della rassegna cinematografica FisiCittà). Ha ricordato che studenti e studentesse, con l’introduzione del numero programmato, portano a compimento i loro studi fino alla laurea in pratica nella totalità e che, per chi consegue il dottorato, non si aprono le porte solo delle università e della ricerca in generale, ma anche dell’industria e della pubblica amministrazione.
Di prospettive occupazionali si è discusso poi nella tavola rotonda “Che vita dopo il dottorato? Ricerca e non solo”, alla quale hanno partecipato Paolo Giorgini (direttore del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione e coordinatore del dottorato in innovazione industriale), Maurizio Sbetti (R&D Manager Adige-BLM Group), Roberto Begliuomini (che, con un dottorato in Fisica, è attualmente responsabile in Ateneo della Divisione Gestione rapporto di lavoro personale docente e ricercatore), Maddalena Bertolla e Sara Piccione (dottorande del Dipartimento di Fisica) e Cesare Tozzo (Comsol Brescia).
Nel corso dell’Assemblea, come di consueto, sono stati consegnati il premio per la miglior tesi di laurea magistrale in Fisica redatta da una studentessa (promosso dall’Università di Trento e dal Lions Club Trento del Concilio), che è andato a Silvia Vicentini, e del premio per le migliori tesi di laurea triennale e magistrale in Fisica (promosso dall’Università di Trento e dal Rotary Club Trentino Nord), assegnati rispettivamente a Francesco Codagnone e Nicola Ferrari. A consegnare i premi la presidente del Lions Club Trento del Concilio, Mirella Opassi, e il presidente del Rotary Club Trentino Nord, Marco Franzinelli.

Foto, il presidente del Rotary Club Marco FRANZINELLI premia lo studente Francesco CODAGNONE, sulla destra il Direttore di Dipartimento Giulio MONACO/© Giovanni Cavulli.