Insulti antisemiti contro Alain Finkielkraut. Macron: è la negazione di ciò che ci rende una grande Nazione.
“Sporco ebreo” “vattene, la Francia è dei francesi”, “ritorna a Tel Aviv” gridavano minacciosi un gruppo di gilet gialli contro Alain Finkielkraut, filosofo accademico di Francia, conosciuto per i suoi saggi ma anche per le sue apparizioni televisive. Loro, un gruppo di gilet gialli sul boulevard Montparnasse che stava manifestando per il 14esimo sabato consecutivo, si sono scagliati contro Finkielkraut, 69 anni, figlio di rifugiati ebrei polacchi che giunsero in Francia negli Anni 30 del secolo scorso, con un fiume di insulti antisemiti. La scena è visibile su alcuni video postati sui social:”Vattene, la Francia è dei francesi”, uno di loro gridava “Sporco sionista” , un altro “Il popolo ti punirà”. Il filosofo non ha reagito, ma ha guardato fisso e impassibile alcuni dei suoi aggressori. Poi una persona lo ha preso per un braccio e lo ha portato via, finché sono intervenuti i poliziotti.
Il filosofo, che proviene dalla sinistra e fece il ’68, nel tempo è diventato critico nei confronti di un certo buonismo della gauche e viene oggi osteggiato da gran parte della sinistra “classica francese”. All’inizio del movimento dei gilet gialli aveva dichiarato la sua simpatia nei confronti degli arrabbiati della Francia profonda. Ma poi ha cambiato idea e nei giorni scorsi, in un’intervista al “Figaro”, ha spiegato:”I leader di questa rivolta proteiforme sono stati accolti a braccia aperte nei dibattiti televisivi. Questa promozione ha dato loro alla testa e l’arroganza ha cambiato campo. Alla fine sono loro ad essere diventi boriosi e prepotenti.”
Di quanto accaduto a Montparnasse ieri sono arrivate anche le condanne. “In Francia , nel 2019 dei nazistelli aggrediscono uno scrittore francese – ha scritto in un tweet il filosofo Bernard Henri Lévy. -Possa questa scena allucinante polverizzare gli ultimi resti di impunità mediatica di cui beneficiano i gilet gialli”. Il portavoce del governo Benjamin Griveaux ha sottolineato che l’odio antisemita è “la bestia immonda in agguato dietro l’anonimato di una folla”. Ferma anche la condanna di Macron: ”Antisemitismo è la negazione assoluta di chi siamo e di ciò che ci rende una grande Nazione”
L’aggressione di Alain Finkielkraut arriva dopo giorni di polemiche sugli slogan antisemiti già sentiti durante le manifestazioni dei gilet gialli e sulle analoghe scritte trovate lo scorso fine settimana lungo le strade di Parigi. Secondo i dati del ministero degli Interni, in Francia nel 2018 le aggressioni verbali e fisiche antisemite denunciate alla polizia sono aumentate del 74% rispetto all’anno precedente.