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Bolzano. Centro di accoglienza per senzatetto, primi interventi

8 Gennaio 2019

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Bolzano. Centro di accoglienza per senzatetto, primi interventi

Controlli di sicurezza non solo all’interno della struttura, ma anche all’esterno. Sensibilizzazione degli ospiti per un corretto comportamento una volta usciti dal centro di accoglienza, in modo da non interferire con l’attività delle aziende che operano nella zona, in particolare con il confinante Consorzio Torricelli che ospita 31 imprese e 10 famiglie in altrettanti alloggi di servizio. Coinvolgimento di imprenditori e famiglie nella conoscenza del centro, del suo funzionamento e degli ospiti, in modo da migliorare il rapporto di vicinato. Sono i primi interventi concreti per rendere più efficace la convivenza tra le imprese e le famiglie del Consorzio Torricelli, e in generale per le imprese insediate in via von Comini, e il centro di accoglienza per senzatetto, attivo dall’1 dicembre, che può ospitare fino a 95 persone a notte.
Gli interventi da attuare in tempi brevi sono stati discussi oggi pomeriggio (8 gennaio 2018) nel corso di un sopralluogo congiunto di Comune (presente il direttore della ripartizione Servizi alla comunità locale, Carlo Alberto Librera), CNA-SHV in rappresentanza delle imprese (presenti il presidente Claudio Corrarati e il vicedirettore Gianni Sarti), l’associazione Volontarius che gestisce la struttura (rappresentata dal presidente Claude Rotelli e dal coordinatore Davide Monti) e Sts Security che cura la sicurezza (ha partecipato il coordinatore Marco Buraschi).
Nel corso dell’incontro, i rappresentanti di CNA-SHV hanno illustrato quanto emerso dal confronto del 4 gennaio con l’assessore comunale Juri Andriollo ed il dirigente Librera, in particolare i timori esternati dalla delegazione di imprenditori del Consorzio Torricelli in merito alla sicurezza, al calo del giro d’affari, all’aumentato degrado della zona.
Comune, Associazione Volontarius e Sts Security hanno convenuto con CNA-SHV sulla necessità di rendere migliore il rapporto di vicinato, attraverso misure che il Comune discuterà nei dettagli con il gestore. Un primo passo concreto potrebbe essere l’estensione del servizio di sicurezza, che oggi viene effettuato solo all’interno del centro, anche all’esterno della struttura, in particolare nell’orario di afflusso degli ospiti, la sera, e di deflusso, la mattina. Altra ipotesi sul tappeto è una maggiore sensibilizzazione degli ospiti sul comportamento da tenere una volta usciti dal centro. Gli operatori di Volontarius intendono coinvolgere gli imprenditori e le famiglie che vivono nella zona per mostrare loro l’attività del centro, consultandoli sulle misure da adottare e sulle attività di buon vicinato. Da verificare l’impatto che avrà l’azione del sindaco Caramaschi, il quale ha chiesto al Commissario del Governo di spostare i migranti richiedenti asilo, attualmente accolti nelle strutture di emergenza freddo (sono il 40% del totale degli ospiti), nei centri di accoglienza di competenza. Ciò consentirebbe al Comune di garantire alla maggior parte delle persone senza fissa dimora, presenti sul territorio cittadino, un riparo notturno durante i mesi invernali.
“Come associazione di categoria – ha affermato alla fine del sopralluogo Claudio Corrarati, presidente di CNA-SHV – ci stiamo prodigando in un’azione di mediazione tra le esigenze e i timori delle aziende di via von Comini e gli obblighi di assistenza e solidarietà del Comune e dell’intera collettività. Riteniamo importante intervenire anche sulle tematiche sociali, e non solo su quelle economiche, perché le imprese vivono in un contesto urbano che va oltre le tematiche economiche, urbanistiche, legali. Peraltro, in quanto membri del coordinamento Rete Economia-Wirtschaftsnetz, lavoriamo fianco a fianco con il mondo della cooperazione che ha, tra le sue attività, anche quelle dell’accoglienza dei senzatetto e dei migranti. Riteniamo, quindi, che sia un nostro obbligo morale la ricerca di soluzioni condivise che non penalizzino la competitività delle aziende e non pregiudichino la serenità degli imprenditori e dei loro collaboratori, ma al contempo consentano le azioni di solidarietà e l’integrazione reale tra le persone in spazi che risultino aperti, vivibili e non chiusi con delle inferriate come fossero prigioni. Il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, con la regia del Comune al quale diamo atto di aver avviato un confronto quasi quotidiano sui problemi da noi sollevati, non potrà che dare buoni frutti”.

Foto, il sopralluogo al centro di accoglienza per senzatetto di via von Comini.