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Vivere i simboli cristiani

14 Dicembre 2018

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Vivere i simboli cristiani

“I simboli cristiani non devono essere strumentalizzati, devono essere vissuti! Proprio come fa la comunità della nostra Caritas”. Con queste parole, ieri, il vescovo Ivo Muser ha ringraziato tutti i collaboratori e i volontari della Caritas durante la tradizionale celebrazione d’Avvento che si tiene ogni anno nella chiesa del Sacro Cuore a Bolzano.
“Ringrazio con tutto il cuore la Caritas, luogo dove Dio, ancora oggi, può diventare uomo. Perché proprio dove nel volto di una persona si scopre il volto del Figlio di Dio fatto uomo e dove la gente incontra Cristo nell’uomo, lì continua oggi la storia della notte di Betlemme”, ha detto il vescovo. È facile inchinarsi davanti all’altare; trattare ogni essere umano con attenzione e rispetto, tuttavia, richiede una fede molto più profonda: “Chi è con gli uomini, è con Dio. Chi emargina ed esclude gli uomini, esclude Dio”.
“Accogliere, proteggere, promuovere e integrare: sono queste le parole che Papa Francesco ci ha indicato per una verifica dei nostri rapporti con le persone che incontriamo nel nostro cammino e che ci accompagnano, come Caritas, tutto l’anno” ha detto il direttore Paolo Valente. Promuovere la carità nella comunità è uno degli obiettivi principali, infatti, della Caritas. “Di fronte alle persone che di fatto saranno private dei loro diritti elementari, dovremo, insieme ad altri, trovare nuovi modi per accogliere e per proteggere le persone” ha aggiunto. Il direttore ha infine ringraziato tutti per l’impegno profuso, augurando un buon cammino verso il Natale e coraggio per le future sfide da affrontare nel nuovo anno. Come segno di ringraziamento, collaboratori e volontari della Caritas sono stati poi invitati a partecipare a un piccolo momento di festa che si è tenuto nel cortile situato tra Casa San Michele e la Chiesa del Sacro Cuore.