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Un buon anno per gli ortaggi e i piccoli frutti dell’Alto Adige

5 Dicembre 2018

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Un buon anno per gli ortaggi e i piccoli frutti dell’Alto Adige

Fragole, ciliegie, lamponi, patate, cavolfiori e barbabietole con il Marchio di Qualità Alto Adige: il 2018 ha fatto comparire il sorriso sul volto dei contadini. Complessivamente si è trattato di un anno con buone quantità di raccolto, ottima qualità e prezzi soddisfacenti.
Nel 2018 Markus Tscholl, responsabile asta di Egma asta frutta a Vilpiano ha cercato acquirenti per 93 tonnellate di fragole, 18 di lamponi e 118 di ciliegie. “I prezzi delle fragole sono stati molto buoni”, afferma soddisfatto Tscholl, “mentre per i lamponi sono stati significativamente inferiori rispetto al 2017”. L’interesse degli acquirenti per le ciliegie è stato molto elevato. La qualità dei frutti è andata da buona a molto buona e non ci sono stati problemi né con la conservabilità né con il moscerino dei piccoli frutti.
Reinhard Ladurner, responsabile vendite della VI.P. per ortaggi e ciliegie ha potuto annunciare la quantità di ciliegie più elevata di sempre della Val Venosta: 500 tonnellate di ottima qualità. Fino alla fine di luglio i prezzi di vendita delle ciliegie sono stati altrettanto buoni. “Al successo dell’anno ha contribuito anche la macchina selezionatrice automatica che è in grado di classificare le ciliegie per grandezza, qualità e colore a gran velocità”, spiega Ladurner.
Per quanto riguarda i cavolfiori, con 3.500 tonnellate si è registrato il maggior raccolto da quasi dieci anni e Ladurner si dice soddisfatto anche della vendita. La buona posizione sul mercato sarà mantenuta e, tra l’altro, si selezioneranno nuove varietà grazie alla collaborazione con il centro di ricerca Laimburg.
Hanspeter Felder, direttore della Cooperativa produttori sementi della Val Pusteria, è soddisfatto del raccolto di patate. A un buon processo vegetativo senza danni da siccità o calore ha fatto seguito un clima ideale per il raccolto. In tal modo le patate hanno sviluppato una buccia soda e si conservano a lungo. Il raccolto ha prodotto 4.600 tonnellate di patate, coltivate dai 100 membri della cooperativa su 145 ettari di terreno. Dato che, a causa dell’estremo calore, i principali territori europei di produzione hanno dovuto fare i conti con un calo del raccolto di circa un terzo, le patate hanno potuto ottenere un buon prezzo. Anche la raccolta delle barbabietole è andata bene, con 2.400 tonnellate su 30 ettari che hanno generato ricavi significativamente maggiori rispetto al 2017.
Rispetto al 2017 il raccolto di fragole è cresciuto del 32 per cento arrivando a 432 tonnellate. Il motivo di questo risultato, come riferisce Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite della VI.P per i piccoli frutti, è stato un andamento climatico ideale senza gelate tardive. La stagione della vendita si è aperta a inizio giugno con una domanda molto buona e prezzi altrettanto buoni. A livello di coltivazioni si punta maggiormente sulle cosiddette varietà ad alta resa, che possono essere raccolte più volte durante la stagione, addirittura fino a ottobre se il tempo rimane buono. Dell’assortimento fanno parte altri piccoli frutti come lamponi, con un raccolto di 25 tonnellate, nonché mirtilli, more e ribes neri.
L’intero raccolto di ortaggi e piccoli frutti viene venduto quasi esclusivamente in Italia, sia all’ingrosso che al dettaglio. Nel settore delle ciliegie predomina il commercio all’ingrosso registrando il 60 per cento delle vendite, mentre in quello delle fragole prevale, sempre con il 60 per cento, la vendita al dettaglio – e la tendenza è in crescita.

Foto/© IDM / H. Rier.