Bolzano. Lega-Volkspartei, dopo i mal di pancia la trattativa riprende
Solo qualche ingenuo ha potuto pensare che dopo non uno ma due
colpi di mal di pancia la trattativa per l’elaborazione del programma di
coalizione si sarebbe arenata. Il vertice che avrebbe dovuto tenersi ieri è
stato rinviato al 27 dicembre, sempre in consiglio provinciale a Bolzano.
L’Obmann della Svp Philipp Achammer ha informato Massimo Bessone della
disponibilità della Svp a riprendere i colloqui.
Il primo strappo avvenne quando la Svp, in apertura delle trattative, chiese
alla Lega di firmare un protocollo con alcune condizioni preliminari alle quali
gli interlocutori avrebbero dovuto attenersi nella elaborazione del programma.
Al rifiuto sdegnato di Salvini, la Svp si accontentò di una rassicurazione
verbale. Il secondo incidente si verifica alcuni giorni fa in seguito alla
proposta di Calderoli in Commissione costituzionale di tagliare il numero dei
senatori. L’Svp denuncia la violazione dello Statuto di autonomia e chiede l’intervento
di Vienna. Due le iniziative austriache. Il deputato della Neue Övp Hermann
Gahr incontra a Innsbruck gli Obmann dei sette circondari e la ministra degli
Esteri Karin Kneissl contatta Calderoli. Il senatore leghista si è sentito
ripetutamente con Achammer e Kompatscher che hanno ottenuto rassicuranti
garanzie verbali.
L’impianto programmatico elaborato nei giorni scorsi aveva incontrato non poche
difficoltà tecniche in ordine a problemi di traduzione che richiedevano
rimaneggiamenti. Ora che la parte programmatica appare quasi chiusa, sono le
competenze all’ordine del giorno, e non pare che la Lega si accontenterà a
quelle che aveva ottenuto il Pd. Ci sono poi da discutere le quote rosa e la
nomina dei componenti della Commissione dei Sei. Per i tre posti di nomina del
consiglio provinciale – gli altri tre spettano al Governo- tra gli aspiranti
anche i 5 Stelle potrebbero avere qualche pretesa.