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Alto Adige. “Welcome-Benvenuti!” – nuovo dépliant dell’Ufficio pastorale per migranti e profughi

21 Novembre 2018

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Alto Adige. “Welcome-Benvenuti!” – nuovo dépliant dell’Ufficio pastorale per migranti e profughi

L’accoglienza parte da un saluto. “Welcome-Benvenuti!” è il saluto che l’Ufficio pastorale diocesano rivolge, attraverso un nuovo pieghevole, a migranti e profughi di diverse nazionalità giunti in Alto Adige. Il dépliant – in distribuzione in questi giorni in tutte le parrocchie della Diocesi – fa conoscere, con foto e brevi testi in inglese, francese e arabo, il contesto ecclesiale cristiano-cattolico che caratterizza il nostro territorio. E tende la mano a chi desidera approfondire il proprio percorso di fede o è interessato a ricevere il battesimo.
Il dépliant si rivolge ai migranti, invitandoli ad entrare in contatto con la realtà della Chiesa cattolica presente sul territorio, per continuare un percorso di fede già iniziato nel proprio Paese d’origine, per conoscere la cultura e religione della nostra terra o, ancora, per iniziare un cammino di preparazione al battesimo. Non solo. “Welcome-Benvenuti!” si rivolge anche alle comunità parrocchiali e alle diverse realtà cattoliche della Diocesi, invitandole a rafforzare il valore fondamentale dell’accoglienza, tra cristiani, ma non solo.
“Contrariamente a quanto si possa pensare, la maggioranza dei migranti oggi sono di religione cristiana e, tra di loro, molti sono cattolici – spiega Reinhard Demetz, direttore dell’Ufficio pastorale diocesano – naturale quindi l’apertura e l’invito a chi, in quanto battezzato, appartiene allo stesso Corpo di Cristo, alla stessa Chiesa”.
Oltre a gettare un ponte verso i nuovi arrivati, “Welcome-Benvenuti!” testimonia l’impegno che la Diocesi da più di quindici anni, attraverso Paola Vismara, incaricata per la Pastorale per gli immigrati, porta avanti per accogliere i fedeli cattolici di diverse nazionalità e per stabilire rapporti di amicizia e di collaborazione con gli appartenenti ad altre confessioni o religioni. Nel dépliant, infatti, sono elencate le messe cattoliche che vengono celebrate regolarmente a Bolzano e Merano in lingua ucraina, albanese, romena, polacca e spagnola.
“Due sono le direzioni in cui opera la Pastorale diocesana per gli immigrati – sottolinea Vismara – da un lato si invitano gli immigrati cattolici a partecipare alla vita delle parrocchie sul territorio, dall’altra si favorisce l’espressione della propria fede cattolica con i riti, i canti e il sentimento religioso della terra di provenienza. Tutto ciò a testimoniare un concetto di integrazione non a senso unico ma fatto di reciproca stima ed arricchimento”.