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Alto Adige/Elezioni. Gennaccaro auspica un ampio esercizio del diritto di voto

12 Ottobre 2018

Alto Adige/Elezioni. Gennaccaro auspica un ampio esercizio del diritto di voto

Angelo Gennaccaro, assessore ai giovani allo sport e alla partecipazione della Città di Bolzano, con i suoi 35 anni ben portati, è in politica da quando come dice lui, il mondo era completamente diverso e la politica e i suoi rappresentanti godevano ancora del rispetto che meritavano.
Da sempre centrista eletto con la lista civica “Io sto con Bolzano” insieme alla consigliera comunale Nicol Mastella e a tutto il suo gruppo hanno deciso lo scorso 30 agosto di non presentare una loro lista elettorale in occasione delle prossime elezioni provinciali. “Abbiamo deciso di rimanere noi stessi e di non aderire a nessuno dei progetti in campo convinti che le strategie messe in piedi saranno per l’ennesima volta deleterie per la rappresentanza del gruppo linguistico italiano”.
Lo abbiamo incontrato per una sua valutazione politica ad una settimana dal voto.

Come giudica questa campagna elettorale?

Mi sembra spenta. Sto vedendo che tutte le forze democratiche popolari stanno facendo campagna elettorale sulla difensiva, cercando di parare i colpi della Lega.
Non si è avuto il coraggio e la forza di organizzare per tempo un fronte europeista. Oggi lo scontro non è più tra centrodestra e centrosinistra. Questo è uno schema del passato che non esiste più, ma che fa ancora comodo a qualcuno. Lo scontro è tra europeisti e sovranisti, tra un nuovo nazionalismo pieno di sentimenti negativi e l’idea che se noi moderati non stiamo insieme, saremo irrilevanti tutti. Bisogna avere il coraggio di dire che negli ultimi otto anni le forze moderate sono sempre state al governo nazionale insieme ed oggi insieme si trovano all’opposizione. Devono costruire proposte che superino il passato e che abbiano come comune denominatore il concetto di Europa. Io per esempio, sarò in piazza ad ascoltare il Presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, persona di valore, così come l’ ex ministro dell’ Interno Marco Minniti, tra i migliori ministri dell’Interno degli ultimi anni.

Chi dovrebbe assumersi il ruolo protagonista per questo suo progetto?

Il Pd così come Forza Italia devono chiedersi se vogliono essere il seme di qualcosa di più ampio, che coinvolga progressisti e moderati superando antichi steccati, o se vogliono continuare a pensare che il problema si riduca tutto nel vecchio circuito della Sinistra, magari recuperando il rapporto con Leu per il PD e con la Lega per Forza Italia. La mia opinione è che esista una grande fascia di moderati che in passato ha votato Forza Italia che non è più disponibile a sedersi tra i sovranisti e gli anti europeisti. Tutti questi moderati devono far parte di un disegno complessivo che i partiti europeisti devono sapere seminare e sedimentare. In questo momento i ruoli di Pd e Forza Italia hanno valore solo se la loro esistenza può aiutare un fronte anti-sovranista. Bisogna arrivare pronti alle Europee del 2019 con un progetto comune che possa rafforzare il nostro territorio e il nostro Paese in un contesto autenticamente europeistico. L’alternativa è la fine dell’Europa per l’Italia.

L’elettorato moderato, in Provincia di Bolzano verso chi si orienta oggi?

Il problema è che fa fatica ad orientarsi, è incerto, disorientato e deluso. Una certa fascia dello strato sociale culturalmente più elevato appare affascinato dalle rassicurazioni della Svp che continua però ad essere un partito etnico. Va ricostruita una classe dirigente nell’ambito del gruppo italiano, bisogna avere il coraggio di recuperare il valore della formazione politica e della sua professionalizzazione tanto demonizzata da certo spontaneismo pentastellato. Il qualunquismo tanto diffuso è la conseguenza di un modo di pensare non razionale ma di pancia. Ci si accontenta del post su Facebook, del selfie sorridente o dello slogan facile.

Questo quadro che lei ha descritto a cosa approderà il 21 ottobre?

Sicuramente anche questa volta il partito più votato sarà quello dell’astensionismo. Io credo sia importante e indispensabile andare a votare, chi non partecipa con il suo voto non dovrebbe avere il diritto di condannare, recriminare e giudicare il giorno dopo. Mi auguro che chiunque avrà la responsabilità di guidare il nostro Alto Adige nei prossimi anni lo possa fare con serietà attraverso un dibattito partecipato, democratico e rispettoso di tutti.

In foto: Angelo Gennaccaro. 

 

Giornalista, scrittrice, editore.