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Merano. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, il giardino botanico in Alto Adige famoso in tutto il mondo

26 Settembre 2018

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Merano. I Giardini di Castel Trauttmansdorff, il giardino botanico in Alto Adige famoso in tutto il mondo

Suddivisi in quattro aree tematiche, i Giardini di Castel Trauttmansdorff presentano, su una superficie di 12 ettari, più di 80 paesaggi botanici, sia naturali che antropizzati, con piante da tutto il mondo. La loro posizione è unica: a forma di anfiteatro naturale, si estendono su un dislivello di oltre 100 metri, aprendo a ogni passo affascinanti prospettive panoramiche sulle montagne circostanti e sulla città di Merano e integrandosi con perfetta armonia nel paesaggio naturale circostante. Grazie al clima mite del territorio, quello dei Giardini di Castel Trauttmansdorff è il luogo ideale per un giardino botanico, offrendo la possibilità di ospitare piante provenienti da tutto il mondo, alcune delle quali rare. Meravigliosi tripudi di fioritura cambiano l’aspetto dei Giardini settimana dopo settimana, rendendo le visite affascinanti in ogni stagione. I Giardini infatti sono sempre in movimento, perché di anno in anno le attrazioni e le manifestazioni cambiano, arricchendo l’offerta per i visitatori.
Svariate stazioni multisensoriali, suggestivi giardini a tema, padiglioni artistici ed esemplari del regno animale fanno dei Giardini di Castel Trauttmansdorff una realtà quanto mai variegata e affascinante.
Grazie al mix unico di giardino botanico e attrazione turistica, al riuscito connubio tra natura, cultura e arte e al loro inconfondibile spirito d’innovazione, i Giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati premiati più volte a livello nazionale, europeo ed internazionale. Nel 2005 il giardino botanico è stato eletto “Parco più Bello d’Italia” e solo un anno dopo, “Parco d’Europa n°6”. Il coronamento finale è stato il premio come “Giardino Internazionale dell’Anno 2013” alla North American Garden Tourism Conference a Toronto in Canada.
Nel cuore dei Giardini troneggia Castel Trauttmansdorff dove un tempo l’amata Imperatrice Elisabetta, meglio conosciuta come Sissi, trascorreva la stagione invernale. Oggi questo stesso castello è sede del Touriseum, il Museo provinciale altoatesino del Turismo che racconta 200 anni di storia del turismo alpino.
Le quattro aree tematiche in cui sono suddivisi i Giardini di Castel Trauttmansdorff con le loro specie di piante caratteristiche trasmettono al visitatore la sensazione di trovarsi nella zona geografica indicata dalla segnaletica presente con diversi colori: verde per i Boschi del Mondo, giallo-arancio per i Giardini del Sole, blu per i Giardini Acquatici e Terrazzati e rosso per i Paesaggi dell’Alto Adige. Tutti i percorsi segnalati sono accessibili a carrozzine e sedie a rotelle, escluso il Sentiero panoramico verso il Binocolo di Matteo Thun.
In quest’area boschiva si trovano esemplari di latifoglie ed aghifoglie dal Nord America all’Asia orientale, che conducono i visitatori nel fascino degli ambienti esotici attraverso paesaggi naturali ricreati in miniatura.
Attraverso le piante vengono proposti anche paesaggi antropizzati dell’Asia orientale, come la risicoltura. Un importante esempio di architettura paesaggistica asiatica è il Giardino Giapponese, dove l’acqua, gli aceri e le pietre sono gli elementi determinanti.
Nei Boschi del Mondo inoltre sono presenti giardini a tema e collezioni di piante come il Bosco di Bambù, il pendio dei rododendri e delle peonie, la Valle delle Felci con “fossili viventi” e un rarissimo esemplare di Wollemia nobilis, la Serra con piante tropicali da coltivazione, orchidee e il terrario, ciliegi ornamentali giapponesi, piante coltivate di origine americana, la Spiaggia delle Palme, che si raggiunge attraverso un sentiero panoramico partendo dal Castello.
Nella Grotta, una rappresentazione multimediale di 12 minuti circa riporta alla genesi della vita sulla Terra.
È il versante sud-occidentale dei Giardini che ricrea l’inconfondibile immagine del Sud: un susseguirsi di profumatissimi arbusti nani e altre piante sempreverdi, con lecci e querce da sughero, corbezzoli, spezie da cucina, girasoli, melograni, viti, gelsi e fichi.
Ai piedi del Castello cresce l’uliveto più settentrionale d’Italia con un esemplare di 700 anni, una limonaia e un campo di lavanda.
Nel Semideserto delle Succulente si trovano inoltre esemplari di cactus, euforbie, aloe e agavi.
Oltre al Semideserto delle Succulente sono presenti altri giardini a tema e collezioni di piante come il Prato Fiorito, Il Giardino Proibito e la Collezione di Salvia.

I Giardini Acquatici e Terrazzati
In quest’area centrale dei Giardini, gradinate e corsi d’acqua uniscono i vari livelli, creando scenografici esempi di architettura europea di giardini: bossi a sfera, aiuole geometriche e un labirinto evocano l’atmosfera del Giardino rinascimentale all’Italiana. Roseti, gigli e gelsomini, camelie, azalee, iris, piante palustri e un fitto palmeto costituiscono il resto della rigogliosa vegetazione.
Ai piedi delle terrazze si apre il Laghetto delle Ninfee, piante acquatiche dai mille colori.
Giardini a tema e collezioni di piante presenti, oltre al Palmeto e al Laghetto delle Ninfee, sono la collezione di clematis, il Pendio delle peonie erbacee, il Roseto e il Giardino dei Sensi.

I Paesaggi dell’Alto Adige
Quest’area rappresenta la regione dell’Alto Adige attraverso caratteristici paesaggi naturali, come il bosco di roverelle e altri boschetti situati lungo corsi d’acqua tra le montagne e la valle, oltre a colture agricole tradizionali, un frutteto coltivato in forma estensiva con varietà antiche di mele e pere e un vigneto con svariati vitigni autoctoni. Un altro elemento peculiare del paesaggio agrario altoatesino è la palizzata intrecciata, tipico recinto utilizzato per delimitare i tradizionali orti altoatesini, coltivati a ortaggi, erbe aromatiche, frutti e piante a fiore.
Le stazioni sensoriali in questa parte sono diverse: nel Regno Sotterraneo delle Piante uno spettacolo multimediale conduce gli ospiti nel misterioso mondo vegetale sotterraneo. Passando sul Ponte delle Avventure e accanto alla vegetazione ripariale della zona i visitatori raggiungono l’Orologio delle Libellule e l’Alveare, nel quale, senza alcun pericolo, vengono offerte interessanti informazioni sulla vita delle api.
Paesaggi culturali ricreati in questa parte dei Giardini sono l’Orto di Montagna, la Coltivazione di cereali, le Siepi e cespugli con erbe locali, il Castagneto, il Frutteto, il Prato da lettiera, il Prato secco, il Vigneto con Tabernaculum, una sorta di scrigno dei tesori prodotti con più di 360 anni di storia vinicola altoatesina. I Giardini hanno anche la paternità del “Versoaln”, la vite più grande e probabilmente più antica del mondo che si trova ai piedi di Castel Katzenzungen a Prissiano.
Lo straordinario connubio tra giardino botanico e attrazione turistica fa della visita ai Giardini di Sissi un’avventura davvero speciale. Ovunque si guardi sbucano dettagli curiosi, opere d’arte e attrazioni di ogni genere: un paradiso per i bambini. Inoltre, molteplici stazioni multisensoriali, distribuite sull’intero areale dei Giardini, invitano i visitatori di tutte le età a vedere, annusare e toccare con mano.
Alcune stazioni multisensoriali sono: la Campanella della Roggia, la Casetta Tuberello, Giochi d’acqua, Grotta con Show Multimediale, Hotel degli insetti, il Mosaico Geologico, la Roccia Sonora, il Ponte delle Avventure.
Il Terrario nella parte posteriore della Serra è un punto di grande interesse per i bambini, offrendo una panoramica di piccoli animali bizzarri dai colori sgargianti, interessanti soprattutto per la loro capacità di mimetizzarsi. Ogni mese, vi si schiudono circa 150 farfalle tropicali. Le vetrine consentono di ammirare le laboriose formiche tagliafoglie, timidi sauri, cangianti cetonie, insetti stecco e insetti foglia.
La Voliera, con una superficie di 80 metri quadrati e un’altezza di 10 metri, è popolata da pappagalli lori e ara che si sono adattati alle condizioni climatiche di Merano, dal momento che in inverno possono ritirarsi nella parte della voliera situata a monte. Gli uccelli vengono nutriti più volte al giorno secondo le esigenze specifiche della specie.
Oltre la Voliera si trova una vertiginosa passerella lunga 15 metri che si protende nel vuoto al di sopra del pendio da cui si può godere di una magnifica vista sui Giardini, sulla conca di Merano e sulla cornice di imponenti catene montuose.
Il gigantesco Alveare è una libera riproduzione di un’arnia in paglia intrecciata che può essere aperta, consentendo ai visitatori, al riparo dietro un vetro, di osservare una colonia di circa 60.000 api al lavoro. Attraverso un piccolo condotto sul retro dell’arnia, le api possono volare all’aria aperta.
Altri animali presenti ai Giardini di Castel Trauttmansdorff sono gli alpaca, le Pecore Zackel Ungheresi, le Capre di Montecristo e molti altri.
Attrazioni architettoniche e artistiche intenzionalmente inserite attirano lo sguardo e allo stesso tempo offrono un’esperienza multisensoriale ravvivando i Giardini con la proposta di avvincenti contrasti con il paesaggio naturale circostante.
Merita una particolare menzione il Binocolo di Matteo Thun, una spettacolare piattaforma panoramica, che sporge sospesa nel vuoto, realizzata nel 2005 da un’idea dell’architetto e designer altoatesino Matteo Thun. Sui suoi gradini forati i visitatori “fluttuano” verso l’alto. La forma particolare della copertura dirige lo sguardo verso la conca meranese come se l’osservatore guardasse attraverso un enorme binocolo.
Nei Giardini di Sissi sono presenti 10 Padiglioni Artistici che propongono temi della natura e della botanica, ideati da artisti e architetti locali e internazionali. Nei padiglioni, distribuiti sull’intera area dei Giardini, i visitatori possono acquisire informazioni interessanti sulle piante acquatiche, venire proiettati in un’architettura mediterranea oppure entrare in un cactus sferico in acciaio inossidabile. I Padiglioni Artistici sono: Piante Ornamentali da Tutto il Mondo, Boschi Decidui di Latifoglie, Organo dei Profumi, Piante delle Regioni a Clima Mediterraneo, Bosco di Roverelle, Succulente, Piante Acquatiche, il Paesaggio Agrario sostituisce il Paesaggio Naturale, Piante a Primavera, Piante d’Autunno.
Lavori di artisti importanti, in gran parte locali, trovano la loro collocazione perfetta nei Giardini di Sissi, inserendosi nel paesaggio naturale in maniera naturale e formando un’armoniosa sinergia tra arte e natura. Ne è un esempio il “Giardino degli Innamorati”, costituito da tre padiglioni disposti a forma di giganteschi mazzi di fiori che sbocciano da uno specchio d’acqua.
Nel mezzo dei Giardini si erge il maestoso Castel Trauttmansdorff, maniero che risale al XIV secolo, epoca in cui era noto come Castel Neuberg. Il nome attuale lo acquisisce dopo il 1543, anno in cui Neuberg viene acquistato da Nikolaus von Trauttmansdorff. Intorno al 1600 il castello cade nel decadimento e solo nel 1846 Joseph von Trauttmansdorff della Stiria fa ampliare il castello semi diroccato sino alle dimensioni odierne e lo arricchisce di elementi neogotici.
Successivamente sarà di proprietà del cavaliere imperiale Moritz von Leon e del barone von Deuster.
Negli anni 1870/71 e 1889 l’imperatrice Elisabetta d’Asburgo, chiamata Sissi, sceglie Castel Trauttmansdorff come sua residenza invernale.
Dopo la seconda Guerra Mondiale il castello, che fungeva da accampamento per i militari tedeschi, cade nuovamente in decadimento. La sua rinascita inizia nel 1977, quando diventa di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, per poi affermarsi definitivamente dal 2001 con l’apertura dei Giardini e l’inaugurazione nel 2003 del Touriseum – Museo Provinciale del Turismo. Il Touriseum invita a compiere un divertente viaggio attraverso 200 anni di storia del turismo dell’arco alpino.
Attrazioni architettoniche e artistiche intenzionalmente inserite attirano lo sguardo e allo stesso tempo offrono un’esperienza multisensoriale ravvivando i Giardini con la proposta di avvincenti contrasti con il paesaggio naturale circostante.
Merita una particolare menzione il Binocolo di Matteo Thun, una spettacolare piattaforma panoramica, che sporge sospesa nel vuoto, realizzata nel 2005 da un’idea dell’architetto e designer altoatesino Matteo Thun. Sui suoi gradini forati i visitatori “fluttuano” verso l’alto. La forma particolare della copertura dirige lo sguardo verso la conca meranese come se l’osservatore guardasse attraverso un enorme binocolo.
Nei Giardini di Sissi sono presenti 10 Padiglioni Artistici che propongono temi della natura e della botanica, ideati da artisti e architetti locali e internazionali. Nei padiglioni, distribuiti sull’intera area dei Giardini, i visitatori possono acquisire informazioni interessanti sulle piante acquatiche, venire proiettati in un’architettura mediterranea oppure entrare in un cactus sferico in acciaio inossidabile. I Padiglioni Artistici sono: Piante Ornamentali da Tutto il Mondo, Boschi Decidui di Latifoglie, Organo dei Profumi, Piante delle Regioni a Clima Mediterraneo, Bosco di Roverelle, Succulente, Piante Acquatiche, il Paesaggio Agrario sostituisce il Paesaggio Naturale, Piante a Primavera, Piante d’Autunno.
Lavori di artisti importanti, in gran parte locali, trovano la loro collocazione perfetta nei Giardini di Sissi, inserendosi nel paesaggio naturale in maniera naturale e formando un’armoniosa sinergia tra arte e natura. Ne è un esempio il “Giardino degli Innamorati”, costituito da tre padiglioni disposti a forma di giganteschi mazzi di fiori che sbocciano da uno specchio d’acqua.
Nel mezzo dei Giardini si erge il maestoso Castel Trauttmansdorff, maniero che risale al XIV secolo, epoca in cui era noto come Castel Neuberg. Il nome attuale lo acquisisce dopo il 1543, anno in cui Neuberg viene acquistato da Nikolaus von Trauttmansdorff. Intorno al 1600 il castello cade nel decadimento e solo nel 1846 Joseph von Trauttmansdorff della Stiria fa ampliare il castello semi diroccato sino alle dimensioni odierne e lo arricchisce di elementi neogotici.
Successivamente sarà di proprietà del cavaliere imperiale Moritz von Leon e del barone von Deuster.
Negli anni 1870/71 e 1889 l’imperatrice Elisabetta d’Asburgo, chiamata Sissi, sceglie Castel Trauttmansdorff come sua residenza invernale.
Dopo la seconda Guerra Mondiale il castello, che fungeva da accampamento per i militari tedeschi, cade nuovamente in decadimento. La sua rinascita inizia nel 1977, quando diventa di proprietà della Provincia Autonoma di Bolzano, per poi affermarsi definitivamente dal 2001 con l’apertura dei Giardini e l’inaugurazione nel 2003 del Touriseum – Museo Provinciale del Turismo. Il Touriseum invita a compiere un divertente viaggio attraverso 200 anni di storia del turismo dell’arco alpino.
Sissi trascorse due soggiorni di cura a Trauttmansdorff, negli inverni del 1870/71 e del 1889. La rapida guarigione della figlia Marie Valerie conferì notorietà internazionale a Merano come stazione climatica. Oggi varie testimonianze ricordano l’amata imperatrice asburgica: la Passeggiata di Sissi a Trauttmansdorff, la Terrazza di Sissi con il Trono di marmo bianco, eretto in suo onore dal barone von Deuster e la statua, il Sentiero di Sissi che conduce dai Giardini al Centro di Merano, dove si trova il Parco Elisabetta con la statua dell’imperatrice sotto un imponente pioppo. Dal 2008, nelle stanze e nei salotti in cui un tempo alloggiava l’imperatrice Sissi, è presente un piccolo percorso riguardante i suoi soggiorni a Merano.
Dal momento che i Giardini offrono un’esperienza sensoriale integrale, non poteva di certo mancare il cibo.
I visitatori dei Giardini hanno infatti la possibilità di prendersi una pausa al Ristorante Schlossgarten e al confortevole Café delle Palme al Laghetto delle Ninfee.
Il Ristorante Schlossgartensi trova nel castello, sopra la Terrazza di Sissi. Le grandi finestre panoramiche offrono una splendida vista sui sentieri che conducono al Laghetto delle Ninfee. Le specialità locali e mediterranee con ingredienti soprattutto regionali vengono servite anche sulla comoda terrazza con vista panoramica sui Giardini. A seconda della stagione vengono proposti tre differenti menu da accompagnare con l’offerta di vini altoatesini di qualità. All’interno del locale vi sono 140 posti a sedere e sulla terrazza 200.
Il Café delle Palme si trova a ridosso del Laghetto delle Ninfee e in mezzo a un rigoglioso palmeto. Qui si può ordinare il caffè e uno dei tanti dolci fatti in casa, piccole specialità regionali, bibite rinfrescanti e fantasiose coppe gelato per le giornate più calde. Il Café ha a disposizione 70 posti a sedere, per la maggior parte all’aperto.