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Bolzano. “Noi per l’Alto Adige” accoglie nel suo programma proposte dal mondo dell’economia e del lavoro

23 Settembre 2018

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Bolzano. “Noi per l’Alto Adige” accoglie nel suo programma proposte dal mondo dell’economia e del lavoro

Tra i punti qualificanti la riduzione fiscale per le imprese, il potenziamento della formazione per i lavoratori, il riequilibrio nell’erogazione degli incentivi tra valli e fondovalle.
Una delegazione di Noi per l’Alto Adige – für Südtirol, composta da Roberto Bizzo, Ennio Chiodi, Luigi Tava, Enrico Lillo e Renato Stancher, ha incontrato  Rete Economia-Wrtischaftsnetz, il coordinamento che raggruppa CNA-SHV, Confesercenti, CooperDolomiti, Legacoopbund e Confcooperative Alto Adige, che insieme rappresentano 7.000 aziende con 16.000 addetti.
Presenti, per le Associazioni di categoria, Claudio Corrarati (coordinatore di Rete Economia e presidente di CNA-SHV), Günther Schwienbacher (direttore di CNA-SHV), Federico Tibaldo e Salvatore Montella (presidente e vicedirettore di Confesercenti), Letizia Lazzaro (direttrice di CooperDolomiti).
L’obiettivo dell’incontro era uno scambio di vedute sui temi economici e sociali, per un confronto diretto con quanto già previsto dal programma elettorale di Noi per l’Alto Adige ed un eventuale arricchimento dello stesso grazie alle osservazioni e alle proposte di Rete Economia.
Claudio Corrarati, coordinatore di Rete Economia, ha aperto l’incontro: “Come coordinamento, rappresentiamo cinque associazioni diverse, ciascuna delle quali mantiene la sua operatività autonoma, ma al momento opportuno siamo uniti. Ed è questo l’esempio che vogliamo dare alla politica. Nati ufficialmente cinque anni fa, ci siamo battuti per portare a tutti i tavoli di trattativa, sia con la Provincia che con le società controllate, la differenza tra l’economia di fondovalle, concentrata nei centri urbani, e quella delle valli. La prima, nell’ultimo ventennio, ha subito un drenaggio di risorse che sono andate nelle valli. I risultati li vediamo sotto i nostri occhi nel capoluogo: infrastrutture mai realizzate, viabilità al collasso, quartieri ormai privi delle attività commerciali, artigianato in difficoltà, forte concorrenza dalle ditte provenienti dalle valli e da fuori provincia, accesso al credito differenziato”.
Roberto Bizzo, in qualità di portavoce della delegazione di Noi per l’Alto Adige, ha chiarito: “Abbiamo deciso di avviare i nostri incontri ufficiali proprio con il coordinamento del mondo economico perché riteniamo che senza economia e lavoro non ci sia tenuta sociale e il territorio sia destinato a svuotarsi. Il nostro programma è stilato ma non concluso, lo sarà dopo che avremo ascoltato gli stakeholder: proponiamo un vero e proprio contratto con i cittadini, un patto sociale tra politica e cittadini che dia sicurezza nel medio e nel lungo periodo”.Dal punto di vista pratico, il programma di Noi per l’Alto Adige in ambito economico prevede: la riduzione fiscale per le imprese, in modo da lasciare i soldi direttamente in cassa alle aziende per investire evitando i contributi che significano burocrazia; il potenziamento della formazione per i lavoratori mettendo in sinergia tutte le strutture esistenti; incentivi per lo sviluppo di integrativi territoriali; potenziamento dei consorzi di garanzia e dei fondi di rotazione per dare accesso al credito alle micro, piccole e medie imprese;  riequilibrio nell’erogazione degli incentivi tra valli e fondovalle; sostegno mirato attraverso progetti intersettoriali allo sviluppo delle realtà imprenditoriali del fondovalle.
Noi per l’Alto Adige e Rete Economia hanno concordato sul fatto che le due priorità in campo economico per i prossimi cinque anni sono: la burocrazia da abbattere, puntando prima sulla semplificazione e poi sulla digitalizzazione; l’accesso al credito per le piccole e micro imprese.

Nella foto: La delegazione di Noi per l’Alto Adige – für Südtirol incontra Rete Economia-Wirtschaftsnetz