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Alto Adige. Contrasto al traffico e all’uso di droga, due operazioni della Guardia di Finanza

7 Settembre 2018

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Alto Adige. Contrasto al traffico e all’uso di droga, due operazioni della Guardia di Finanza

Nei giorni scorsi, i Reparti della Guardia di Finanza di Bressanone e Bolzano hanno portato a termine due distinte operazioni di servizio nel settore del contrasto all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti.
La prima di esse conferma come l’asse del Brennero costituisca una via di comunicazione “privilegiata” per i trafficanti internazionali di droga che cercano di utilizzare ogni espediente (in questo caso un mezzo che avrebbe dovuto destare pochi sospetti) per introdurre le sostanze nel territorio nazionale.
All’interno della Stazione di servizio “Plose Ovest” dell’autostrada A/22 del Brennero, direzione sud, all’altezza del Comune di Varna (BZ), i finanzieri della Compagnia di Bressanone hanno proceduto all’ispezione dei passeggeri che viaggiavano a bordo di un autobus, appartenente a una società privata, che effettua tratte a lunga percorrenza (il mezzo proveniva da Monaco di Baviera ed era diretto a Verona). L’attenzione dei militari è ricaduta, in particolare, su una cittadina di origine nigeriana (O.J., di 24 anni, residente in centro Italia) che, all’atto del controllo, mostrava un nervosismo e un’agitazione inconsueti, motivo per cui gli operanti procedevano a ispezionare il bagaglio e gli effetti personali della donna, al cui interno non veniva rinvenuto alcunché di anomalo. Tuttavia, i militari, non convinti dalle dichiarazioni contradditorie rilasciate in merito ai motivi, all’itinerario del viaggio e alla permanenza in Italia, sottoponevano la donna a un più approfondito controllo, all’esito del quale veniva deciso di accompagnarla all’Ospedale di Bressanone dove, in seguito ad esami strumentali e radiologici, si accertava la presenza nello stomaco di 100 ovuli contenenti oltre un chilogrammo di eroina. La donna veniva, quindi, tratta in arresto per traffico di sostanze stupefacenti e, dopo le dimissioni dall’ospedale, veniva condotta presso la Casa Circondariale di Trento a disposizione della Procura della Repubblica di Bolzano. Oltre alla droga, sono stati sequestrati un telefono cellulare, un tablet e 2 schede SIM. La sostanza rinvenuta, una volta immessa sul mercato, avrebbe potuto fruttare oltre 100.000 euro.
Nella seconda operazione, svolta giovedì pomeriggio lungo i prati del Talvera (in pieno giorno e in un’area territoriale molto ristretta), i finanzieri del Gruppo di Bolzano, con l’ausilio di un cane antidroga, hanno individuato un soggetto di nazionalità pakistana trovato in possesso di oltre 20 grammi di hashish e altri tre nigeriani (uno dei quali privo di documenti) che detenevano modiche quantità di cocaina, marijuana e hashish. Il primo è stato denunciato per spaccio mentre i tre nigeriani sono stati segnalati al Commissariato del Governo di Bolzano.