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Alto Adige. A Merano 2000 presentati la “Meranite” e i gioielli di Konrad Laimer

29 Settembre 2018

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Alto Adige. A Merano 2000 presentati la “Meranite” e i gioielli di Konrad Laimer

Giovedì 27 settembre alla stazione a monte di Merano 2000 sono stati presentati per la prima volta la preziosa pietra “Meranite”, rinvenuta nella gola della Val di Nova, e i gioielli creati dall’orafo Konrad Laimer di Naturno.

La Meranite è celata in luoghi così inaccessibili che solo poche persone sono riuscite a recuperarne un esemplare. Il sito di ritrovamento della Meranite si trova nella gola di Val di Nova sopra Merano, all’interfaccia tra rocce vulcaniche e roccia madre.
Paul Berger è stato uno dei primi a scoprirla. Nel 2007, l’appassionato collezionista di minerali e alpinista ha posto le basi per la valorizzazione e l’utilizzo di questo diaspro, che è stato poi chiamato “Bergherite” dal nome del suo ritrovatore. La ricerca della gemma si è, tuttavia, interrotta bruscamente nel 2008 quando il suo ritrovatore è deceduto tragicamente mentre cercava il minerale misterioso in luoghi difficili da raggiungere.
I gemmologi hanno classificato questa pietra come appartenente alla famiglia del diaspro, dandole il nome di “Netz-Jaspis” (diaspro reticolato) per la sua struttura a rete e le sue linee. “Circa 280 milioni di anni fa forti esplosioni e colate di lava hanno dato origine ad una delle più grandi aree vulcaniche del mondo. Tra i blocchi di lava incandescenti acque calde hanno generato questo particolare minerale composto essenzialmente da minuscoli cristalli di silice aghiformi inseriti in materiale ferroso. Ogni qualvolta le eruzioni di lava hanno creato in uno stato di mancanza di ossigeno nuovi strati di roccia, si è formato il colore verde della pietra, mentre ogni volta che vi è stata una forte saturazione di ossigeno si sono generate le linee rosse. Queste venature rosso fuoco in una matrice verde scura rendono il minerale unico al mondo. È  una gemma ideale per gioielli” spiega Volkmar Mair, direttore dell’Ufficio Provinciale di Geologia e Prove Materiali.
Lo ha riconosciuto anche l’eclettico orafo altoatesino Konrad Laimer, il quale crea gioielli artistici con questi minerali. Da decenni Laimer trasforma i materiali che caratterizzano i paesaggi della sua patria in gioielli che raccontano le loro origini in un linguaggio formale moderno, chiaro ed elegante. “Quando ho visto la pietra per la prima volta anni fa nel negozio di minerali e souvenir di Paul Berger a Falzeben, ho capito che con questo materiale speciale doveva essere creata una cosa unica. La collezione di Meranite racconta di Merano e la storia più antica di questa regione, un tempo formata dalle eruzioni di enormi vulcani”, spiega Laimer. Il progetto è stato realizzato insieme alla sua collaboratrice Sofia Stecher e ai due tagliatori di pietra Giuliano Canada e Sepp Frei. “Conosco la pietra da oltre 40 anni. Da maggio abbiamo lavorato attivamente sulle pietre e le abbiamo molate in modo da esaltare al massimo i loro colori brillanti. È un onore per me essere stato coinvolto attivamente in un progetto così grande”, dice Sepp Frei, appassionato levigatore di pietre di Avelengo.

In foto da sx.a.dx. Walter Erckert, Stefan Frötscher, Konrad Laimer, Sonja Pircher, Bianca Cappello, Volkmar Mair, Sofia Stecher, Sepp Frei e Giuliano Canada.