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Merano. Le particolarità dei Giardini di Castel Trauttmansdorff

1 Agosto 2018

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Merano. Le particolarità dei Giardini di Castel Trauttmansdorff

Una visita alla scoperta di installazioni, aree, scorci, percorsi unici e affascinanti.  

I Giardini di Castel Trauttmansdorff sono tra i giardini botanici più belli in assoluto, non solo per la varietà delle specie botaniche presenti e per la magnifica architettura paesaggistica con cui sono state disposte, ma anche per la tipicità ed unicità di alcune aree, di per corsiinstallazioni che rendono i Giardini di Sissi un luogo davvero affascinante e singolare da visitare.
Nel corso di una visita ai Giardini, ad esempio, è sorprendente trovarsi ad un certo punto, sopra il Castello di Trauttmansdorff, in una spiaggia dalla sabbia caraibica, con tanto di palme a foglia pennata e sdraio in cui sedersi ad ammirare il paesaggio costituito dalle montagne, alcune con le cime innevate, che circondano Merano. La Spiaggia delle Palme è un meraviglioso connubio fra nord e sud, un angolo insolito che evoca la romantica atmosfera delle spiagge tropicali in un paesaggio alpino.
Lo straordinario anfiteatro dei Giardini di Castel Trauttmansdorff è interamente visibile dall’alto di uno dei suoi luoghi panoramici, il più mozzafiato senza dubbio: il Binocolo di Matteo Thun. Si tratta di una spettacolare piattaforma che si protende nel vuoto, lasciando intravedere il baratro sottostante dal reticolato di acciaio di cui è composta mentre si salgono le scale e il panorama del Giardini, della Val d’Adige, della conca di Merano e delle montagne circostanti una volta giunti sulla piattaforma stessa.
Un altro luogo panoramico mozzafiato unico è la passerella di 15 metri sospesa nel vuoto a prova di vertigini. “Solo i pensieri sono liberi” è la frase riportata in fondo alla passerella che parte dalla Voliera dei Giardini di Sissi, una costruzione circolare in acciaio dove dimorano pappagalli Ara e Lori. La Voliera in primavera si copre di fiori profumati bianchi e gialli della rosa della Cina assumendo un aspetto davvero particolare.
All’interno dei Giardini si trovano svariate stazioni multisensorialipadiglioni artistici e anche un emozionante percorso multimediale di 200 metri scavato nella roccia alla scoperta del misterioso mondo vegetale sotterraneo: il Regno Sotterraneo delle Piante. All’interno di cinque caverne sotterranee, attraverso supporti multimediali vengono trasmessi temi come l’importanza dell’acqua per le piante, la composizione della terra, la luce e le altre sostanze nutritive, la funzione delle radici e altro. All’inizio del percorso, ad accogliere i visitatori, un inquietante e scenografico cane a tre teste con occhi feroci e illuminati.
Tra i molteplici giardini a tema, sono sicuramente degni di menzione il Giardino Proibito e il Giardino degli Innamorati. Il Giardino Proibito è il luogo più misterioso dei Giardini di Sissi, in quanto contiene le piante velenose che, secondo le dicerie, le streghe utilizzavano in passato per le pozioni e per gli antichi sortilegi. L’ambientazione infatti è molto singolare, con sculture lignee inquietanti, teschi di animali, bamboline per riti satanici e le targhette che indicano il nome delle piante riportano macabre croci ad indicare il grado di tossicità.
Completamente diverso il contesto del Giardino degli Innamorati: un arco in ferro battuto con alcune piante rampicanti indica l’inizio di quest’area dedicata all’amore. Un sentiero sinuoso con la frase “ti amo” scritta in sette lingue, porta ad un’oasi acquatica con tre padiglioni-isole a forma di giganteschi mazzi di fiori in cui i visitatori possono recarsi passando attraverso l’acqua o per un percorso galleggiante. Il primo padiglione ha al centro delle fontane a cui gli innamorati possono abbeverarsi per abbandonare il sentimento negativo che li affligge: gelosia, dubbio, ira, infedeltà…; il secondo contiene un grande cuore di marmo bianco a cui svelare la propria promessa d’amore; nel terzo c’è una postazione con dei fogli in cui scrivere un desiderio e depositarlo in una cassetta. Nel sentiero che conduce all’uscita si attraversano tre archi in ferro, dove sono stati inseriti due cilindri contenenti le ceneri dei desideri espressi dagli innamorati nel terzo padiglione rispettivamente nel 2016 e nel 2017.

In foto: il Binocolo di Matteo Thun.