Bolzano. Giallo, prevista e poi cassata dalla Giunta la discussione della legge in Consiglio provinciale
Necessaria la dichiarazione d’urgenza per discutere la legge nell’ultima seduta del Consiglio: era prevista, ma poi è stata ritirata.
La legge sui vaccini era stata approvata nell’ultima seduta della Giunta provinciale e ieri mattina era all’ordine del giorno della Commissione legislativa, insieme ad un secondo disegno di legge, quello di iniziativa popolare sostenuto dai no vax e presentato da Andreas Pöder (Bürger Union). La prima invece, sul modello del testo nazionale presentato in Senato, conferma l’obbligo vaccinale e le sanzioni, ma cancella l’estromissione dalla Scuola materna per i bimbi non vaccinati.
Sguardi stupiti tra i membri della Quarta Commissione, domande sottovoce, telefonate agli uffici. Cosa era successo? Era successo che il bollino con la dichiarazione d’urgenza, condizione imprescindibile perché la legge della Giunta sia discussa in Consiglio provinciale nell’ultima seduta prevista in settembre e riservata solo ai temi urgenti, era scomparso, non c’era più. Non è chiaro quando sia sparito il bollino, tanto raccomandato dall’Assessorato alla Sanità, ma forse già durante l’approvazione in Giunta. Comprensibile lo stupore del presidente della Commissione Oswald Schiefer. “Nessuno ci ha avvisato, e ormai la Commissione era già stata fissata”- ricostruisce Schiefer.
A questo punto il rinvio delle due leggi è cosa fatta Resta la circolare della ministra della Salute Giulia Grillo che prevede che non sia necessaria la certificazione dell’Asl che attesti la avvenuta vaccinazione. Per entrare in classe sarà sufficiente un’autocertificazione.
In foto, Martha Stocker, rinviato a dopo le elezioni la discussione in Consiglio della legge sui vaccini