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Alto Adige, Trentino e Veneto. Autostrade, convergenza asse Nordest per una holding del territorio

19 Agosto 2018

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Alto Adige, Trentino e Veneto. Autostrade, convergenza asse Nordest per una holding del territorio

Dopo il crollo del viadotto Morandi a Genova, il governo prospetta la revoca delle concessioni autostradali ai privati. La società di gestione di Autobrennero è prevalentemente pubblica e annovera tra gli azionisti principali la due province autonome di Bolzano e Trento e la Regione Trentino Alto Adige. Un tavolo comune tra le due province autonome e le regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia concordano per mettere in sicurezza le concessioni in house di A22 e di A4 così da creare una grande holding autostradale del Nordest che renda le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Province di Bolzano e Trento protagoniste della gestione delle reti nel loro territorio. Perfettamente convinto dell’opportunità del consolidamento di tale progetto Luca Zaia, presidente della Regione Veneto che osserva: ”Abbiamo in mano pezzi importanti di autostrada e su questi possiamo lavorare. Il nostro deve essere un ruolo di garanzia del territorio e il pubblico non deve entrare nella partita per fare business e massacrare gli utenti con le tariffe.” Piena sintonia con i governatori di Veneto e Friuli del presidente della Provincia di Bolzano sulla questione: “Siamo sempre stati a favore di una gestione pubblica dell’Autostrada perché il pubblico, contrariamente al privato, mette la sicurezza davanti al profitto.” Precisazione fondamentale riguarda il fatto che la Provincia di Bolzano è in attesa di una risposta da Roma sul rinnovo della concessione, dopo che un mese e mezzo fa è arrivato il parere favorevole del Consiglio di Stato. Inizialmente il termine per il rinnovo della concessione era stato fissato per il 30 settembre, poi spostato al 30 novembre. Che il dialogo stia procedendo positivamente viene confermato anche dal presidente trentino Ugo Rossi: “Ci siamo sentiti spesso nelle ultime settimane – conferma Rossi – gli interessi sono comuni e ottenere concessioni autostradali in una logica di corridoio europeo collocate in house costituisce vantaggio per i cittadini e tutela del territorio, oltre che presidio sugli investimenti e protagonismo all’interno delle logiche di regolazione del traffico europeo, aspetti importantissimi per il futuro di territori delicati di montagna come i nostri, al di là delle visioni ideologiche dei vari governi”.Si profilano pertanto le condizioni per l’ipotesi di una holding che riunisca Autobrennero, le infrastrutture gestite da Autovie Venete e Cav società che detiene il Passante con la tangenziale di Mestre e la A57.

Foto, Autobrennero