Straordinari musicisti a Dobbiaco in occasione dell’Alto Adige Festival 2018
Di nuovo l’estate porta a Dobbiaco la grande musica classica con i Festspiele Südtirol. La cornice è senz’altro tra le più affascinanti del nostro territorio: un hotel di fine ottocento immerso nel paesaggio alpino, nei luoghi tanto amati dal compositore austriaco Gustav Mahler che in questi boschi compose le sue ultime opere. Il Grand Hotel Dobbiaco, costruito nel 1877 non era certo un edificio imponente né elegante – basti pensare che fu costruito, per risparmiare, sul modello di una stazione ferroviaria – ma ebbe poi grande fortuna fino alla prima guerra mondiale grazie ai coniugi Ignaz ed Elise Überbacher. Dall’hotel transitarono alcune tra le più importanti personalità della nobiltà e dell’intellighenzia dell’epoca, trasformandolo in un particolare salotto di respiro europeo.
La sala da concerto, che offre una delle migliori acustiche della regione, è da anni sede di concerti e dal 2010 del Festival Alto Adige – Festspiele Südtirol. Il festival vuole restituire all’hotel quel ruolo di crocevia europeo, luogo di incontro per la musica e la cultura contemporanee.
Con 12 concerti dal 4 agosto all’8 settembre da quest’anno il festival vuole presentarsi come una vera e propria vetrina per la gioventù musicale, luogo di residenza e studio per orchestre giovanili e nursery di nuovi talenti.
I Festspiele aprono il 4 agosto alle 18.00 con la Bayerisches Landesjugendorchester diretta dalla polacca Anna Duczma-Mroz. L’orchestra è considerata alla stregua di un’orchestra professionale dai media tedeschi per l’altissima qualità delle sue produzioni che da quarant’anni esplorano in lungo e in largo lo sconfinato repertorio sinfonico.
Il concerto inaugurale si aprirà con un brano contemporaneo, una partitura di Siegfried Matthus, cresciuto e formatosi nella Germania dell’est dove ha ricevuto numerose commissioni per orchestra e teatro. Il suo brano “Sogni magici e fantastici”, per quartetto di sassofoni e orchestra, vedrà sul palco l’Ebonit Saxophonquartett di Amsterdam, un ispirato gruppo di virtuosi del sassofono premiati in diversi concorsi internazionali.
L’orchestra si produrrà poi nell’entusiasmante Suite Symphonic Dances from West Side Story che nel 1961 Leonard Bernstein creò riadattando le sue musiche del celebre musical West Side Story per la sola compagine orchestrale. L’orchestra farà rivivere la romantica storia d’amore di Tony e Maria, moderni Romeo e Giulietta nella New York dell’Upper West Side, dove le bande rivali dei Jets e degli Sharks si sfidano per le strade della metropoli ai ritmi di mambo, rumba e cha cha. Il musical ebbe un successo straordinario sin dal debutto a Broadway nel 1957; la sua traduzione cinematografica si aggiudicò addirittura 10 Premi Oscar e da allora le sue musiche sono un patrimonio collettivo. Ben pochi faticheranno a riconoscere le celebri melodie.
Il concerto si chiude con un capolavoro di Bela Bartok, forse la sua opera più celebre e accessibile, il Concerto per Orchestra, composto nel 1943 ed eseguito per la prima volta a Boston nel 1944 dalla Boston Symphony Orchestra. Si tratta di un’opera sinfonica in cinque movimenti, chiamata “concerto per orchestra” per sottolineare la mancanza di un unico strumento solista. Bartok non la definì una sinfonia per sottolineare come la scrittura trattasse le varie sezioni dell’orchestra in maniera solistica e virtuosistica. Sono molti i rimandi alla musica popolare ungherese e balcanica, un interesse che caratterizza quasi tutta la produzione di Bartok. L’opera fu scritta dal compositore negli Stati Uniti dove si era rifugiato allo scoppiare del secondo conflitto mondiale.
I Festspiele Südtirol proseguiranno poi venerdì 10 agosto con l’orchestra dell’Accademia di Musica Antica di Brunico, piccola formazione costituita dagli studenti dei corsi di perfezionamento di musica antica su strumenti originali. In programma brani di Wolfgang Amadeus Mozart tra cui il Concerto per Clarinetto eseguito da Lisa Shklyaver.
Per info e biglietti visita www.kulturzentrum-toblach.eu.