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La destinazione Alto Adige mostra una forte presenza sul mercato

7 Luglio 2018

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La destinazione Alto Adige mostra una forte presenza sul mercato

Strategie e iniziative per il lavoro del Destination Management saranno definite entro fine luglio.

L’Alto Adige è molto presente come destinazione turistica in questo momento: nei mercati principali, Germania, Austria, Svizzera e Italia, è in corso per la prima volta una campagna tematica definita su scala nazionale. È realizzata dal nuovo Destination Management di IDM Alto Adige, nato dalla riorganizzazione delle organizzazioni turistiche, e ne sfrutta le sinergie. Inoltre si lavora a pieno ritmo alle strategie a medio e lungo termine e alle iniziative a esse legate, che saranno impiegate in futuro dal Destination Management e che dovranno essere definite entro fine luglio. Contemporaneamente è in corso anche lo sviluppo di prodotti turistici nuovi e creativi.

Che si tratti di camminate, benessere o mountain bike, ognuno dei tredici grandi temi turistici dell’estate altoatesina è presentato per la prima volta su una landing page che include tutto il territorio. Accanto a informazioni generali ed eventi attinenti al tema i visitatori trovano anche informazioni concrete sui partner finanziariamente coinvolti. Le landing page sono pubblicizzate di conseguenza, per esempio con Google AdWords o Facebook. Il successo ottenuto finora: più di 55 milioni di persone del gruppo target per il turismo altoatesino sono state raggiunte con un contatto visivo dopo i primi tre mesi di campagna. Una buona visibilità sulla stampa è stata data dalle cooperazioni editoriali con cinquanta tra giornali e riviste. Al centro della campagna invernale, che inizierà a settembre, ci saranno temi come lo sci alpino, lo sci di fondo e le escursioni invernali. Saranno presentati su cinque landing page. Anche qui saranno coinvolti partner di tutte le zone dell’Alto Adige e il marketing sarà sostenuto da un mix di misure online e su carta. Per incentivare l’internazionalizzazione nel turismo, quest’anno ci si concentra per la prima volta sui nuovi mercati con una presenza coordinata a livello provinciale.
Questa campagna diversificata sui mercati principali e sui nuovi mercati è stata realizzata grazie a un budget complessivo superiore ai 4 milioni di euro, a cui hanno contribuito sia i partner turistici sia il reparto Destination Management di IDM. «Per la prima volta è stato possibile riunire dei budget pubblicitari e investirli in una comunicazione coordinata. Proprio questo era lo scopo della riorganizzazione delle organizzazioni turistiche: unire le forze e i budget e creare così delle sinergie, che i consorzi turistici non avrebbero potuto raggiungere da soli», afferma il presidente di IDM Hansi Pichler. Che una trasformazione così vasta abbia bisogno di tempo prima che tutti gli effetti positivi abbiano effetto è chiaro: «Un cambio di vertice non è una gara di sprint, piuttosto una maratona: ci vogliono molto fiato e resistenza. Tanto più siamo contenti di questi primi risultati, che mostrano che siamo sulla strada giusta», così Pichler.
Anche per Kurt Sagmeister, Thomas Plank e Mirjam Lanz, i Destination Manager responsabili, gli effetti positivi della riorganizzazione si possono già percepire: «Lavoriamo tutti per lo stesso scopo, rendere l’Alto Adige l’ambiente di vita più ambito d’Europa. Questo è possibile soltanto se tutti coloro che forniscono servizi nel turismo hanno dei ruoli definiti in modo chiaro, li ricoprono in modo professionale e trovano un buon accordo tra loro. Proprio questo sta accadendo ora: da IDM, passando per le associazioni turistiche e arrivando agli albergatori, ciascuno interpreta una parte ben precisa e importante. Il coordinamento è garantito da un confronto continuo tra attori turistici, prestatori di servizi e coloro che propongono offerte per il tempo libero», affermano i Destination Manager.
Quest’armonia è garantita anche attraverso le strategie a medio e lungo termine attualmente in elaborazione. All’interno della Strategia Alto Adige vengono inoltre definiti, insieme a fornitori di servizi e partner locali, procedure e metodi su misura per il reparto Destination Management di IDM. Secondo Sagmeister, Plank e Lanz questo continuo confronto con i player turistici locali è una buona base per riuscire ad affrontare delle grandi sfide nel settore turistico, come per esempio la mobilità. Per continuare ad attrarre gli ospiti anche dal punto di vista tematico si lavora anche a uno sviluppo ulteriore del prodotto turistico. Questo vuol dire che ogni luogo e ogni spazio esperienziale definisce il proprio profilo e nel farlo si concentra su pochi punti di forza che lo rendono attraente e unico agli occhi degli ospiti e della popolazione locale. Anche in questo caso IDM agisce in stretto accordo con le associazioni turistiche e con gli attori locali più importanti.