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Gemellaggio Bolzano-Erlangen nel segno di Josef Mayr-Nusser

14 Giugno 2018

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Gemellaggio Bolzano-Erlangen nel segno di Josef Mayr-Nusser

Giovedì 14 giugno ore 18.00 Consiglio Comunale Municipio – Sala Consiliare.

Nel corso di una cerimonia in programma in apertura della seduta del Consiglio comunale di giovedì 14 giugno alle ore 18.00, i Sindaci di Bolzano ed Erlangensottoscriveranno gli atti ufficiali di gemellaggio tra le due Città nel nome di Josef Mayr-Nusserl’uomo che disse NO a Hitler. Bolzano ed Erlangen, cittadina bavarese di 108.000 abitanti, sono infatti “accomunate da questa figura storica di grande rilevanza per la società contemporanea, esempio di grande coerenza, fermezza e coraggio civile” così la descrive il primo cittadino del capoluogo Renzo Caramaschi.
Josef Mayr-Nusser (Bolzano 27.12.1910 – Erlangen 24.02.1945) “Sono cristiano, non posso giurare a Hitler in nome di Dio”. Cittadino onorario di Bolzano dal 2010. Figlio di una famiglia di viticoltori residenti nel maso Nusser ai Piani di Bolzano, Josef Mayr era un giovane padre di famiglia (sposato con Hildegard Straub da cui ebbe il figlio Albert) dirigente dei giovani dell’Azione Cattolica in lingua tedesca di Bolzano e fondatore di una Conferenza della San Vincenzo nel quartiere dei Piani. Il 4 ottobre del 1944, mentre si trovava a Konitz (Prussia occidentale), arruolato a forza nelle SS, Mayr-Nusser si rifiutò di giurare fedeltà a Hitler per motivi di fede e di coscienza. Dall’avvento del nazismo la sua voce era uscita allo scoperto denunciando la disumanità del regime totalitario, il carattere idolatrico del potere e la barbarie ideologica di cui era infarcito. Nel 1939 si rifiutò di prendere parte all’opzione per la Germania nazista rimanendo nel gruppo dei Dableiber. Entrò nella cellula di resistenza al nazismo Andreas Hofer Bund. Subito dopo il rifiuto del giuramento Mayr-Nusser venne incarcerato, poi trasferito a Danzica per il processo e condannato a morte per disfattismo. Fu avviato al lager di Dachau dove non arrivò mai perché morì di stenti nella stazione di Erlangen all’alba del 24 febbraio del 1945. Di questi ultimi mesi rimane una commovente testimonianza nelle lettere alla moglie Hildegard.  Mayr Nusser è stato beatificato il 18 marzo del 2017 nel duomo di Bolzano.
“La storia di Josef Mayr Nusser e la sua testimonianza di fede e di coraggio civile, sono un esempio da valorizzare per tutti i cittadini europei. Bolzano ed Erlangen si sono gemellate per valorizzare la testimonianza di Mayr Nusser contro l’idolatria del potere. Il suo esempio oggi ha un valore civile e politico da promuovere in Europa. E’ il primo obiettore di coscienza cattolico al servizio militare del nostro Paese, riscatta i silenzi, le paure e le contraddizioni della Chiesa durante gli anni del nazifascismo” così ancora il Sindaco Caramaschi.
Il gemellaggio tra le due Città ha dunque l’obiettivo di sviluppare i rapporti di collaborazione in diversi ambiti: i rapporti tra le scuole, le associazioni culturali e tutti coloro che operano nel sociale; promuovere iniziative, convegni e commemorazioni per concretizzare, approfondire e diffondere il messaggio di Mayr Nusser; creare occasioni concrete di collaborazione tra le istituzioni culturali, l’archivio storico ed i musei della Città di Bolzano con quelli di Erlangen; organizzare manifestazioni sportive congiunte; creare cooperazione tra le scuole e le professioni sociali, tra gli istituti musicali, le università e gli istituti di ricerca; promuovere e avviare accordi di scambi economico-commerciali.
Il programma ufficiale del gemellaggio con Erlangen, prevede giovedì 14 giugno alle ore 18.00 una cerimonia in Consiglio comunale a Bolzano per la firma dei documenti ufficiali. Erlangen sarà rappresentata da una delegazione guidata dal Sindaco Florian Janik e composta da alcuni assessori e consiglieri comunali, nonché rappresentanti delle principali istituzioni culturali e religiose della località tedesca. Alla sottoscrizione del gemellaggio seguiranno nei prossimi giorni incontri della delegazione di Ertlangen con rappresentanti di vari enti, istituzioni e associazioni bolzanine, nonché visite guidate nei luoghi simbolici più significativi del capoluogo altoatesino. In programma, tra gli altri, anche un incontro con il vescovo Ivo Muser. La permanenza della delegazione di Erlangen a Bolzano, si concluderà sabato mattina con la visita al Museo Civico, al Percorso Espositivo nel Monumento alla Vittoria e alla Collina dei Saggi dove un albero è stato dedicato anche a Mayr Nusser.

In foto: Josef Mayr Nusser/ritratto di Claudio Calabrese.