Bolzano. Si pensa alla cellula neonazi altoatesina, ancora nessuna rivendicazione
È ripresa la consueta vita tranquilla al Centro di accoglienza profughi ad Appiano dopo l’intimidazione di sabato notte. Sono in corso già da domenica le indagini da parte dei carabinieri di Bolzano e della Procura che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando al momento il reato di esplosione pericolosa. Nessuna rivendicazione è stata fatta dagli autori del gesto e del cartello con svastica, croce celtica e la scritta “I rifugiati non sono i benvenuti” (peraltro in inglese). Malgrado l’assenza di rivendicazioni, tra le altre resta aperta l’ipotesi di un gesto isolato di ambienti di estrema destra altoatesina che rimandano ad alcuni anni fa quando la loro presenza aveva lasciato tracce nella zona dell’Oltradige.
La gravità di quanto accaduto viene registrata dal commissario del governo, Vito Cusumano, che ha convocato per giovedì prossimo, 24 maggio alle ore 10, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la sicurezza pubblica. All’ordine del giorno della riunione è posta l’analisi di quanto accaduto presso il Centro di accoglienza dei richiedenti asilo di Appiano, la notte di domenica, con particolare attenzione alle scritte a sfondo razzista rinvenute vicino al cancello dello stabile dove sono ospitati i richiedenti asilo. I
Sono stati invitati all’incontro di Bolzano si legge nella nota del Commissariato del Governo il questore, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il presidente della Provincia e i sindaci di Bolzano ed Appiano.