Bolzano. Il nuovo numero del magazine di Eurac Research e unibz si occupa di big data
Quando la redazione di Academia ha scelto, per questo numero, il tema big data, lo scandalo che ha coinvolto Cambridge Analytica non era ancora scoppiato. L’azienda americana di analisi dei dati ha valutato 78 milioni di profili Facebook – senza che gli utenti ne fossero a conoscenza. Il nuovo numero di Academia racconta come la scienza gestisce la montagna di dati che ha a disposizione. Il magazine può essere scaricato gratuitamente dai portali di Eurac Research e unibz.
Chi pensa che la propria privacy sia al sicuro solo perché si tiene alla larga dai social, sbaglia. Basta una banale ricerca in Google per rivelare quel qualcosa, che grazie a sofisticati algoritmi permette di scoprire quant’altro potrebbe interessarvi – la nuova Audi, il bestseller di Yuval Noah Harari, un viaggio a Parigi – suggerendo poi corrispondenze. Il team di Academia ha domandato al professore di informatica Francesco Ricci – unibz – e al geografo Thomas Streifeneder – Eurac Research – quanto siamo ancora liberi nelle nostre decisioni quotidiane.
D’altra parte, senza Big Data, oggi la ricerca sembra non poter più funzionare. Computer sempre più potenti hanno reso possibile il sequenziamento del DNA. E da quel momento la moderna ricerca medica non può più fare a meno di bioinformatici come Francisco Domingues dell’Istituto di biomedicina di Eurac Research.
Ma quelli analizzati dai ricercatori non devono essere sempre dati digitali. Lo storico Oswald Überegger del Centro di Competenza Storia Regionale – unibz – ha a che fare con un’infinità di documenti storici, tra questi anche gli atti degli agenti segreti tenuti riservati per anni, per ripercorre gli eventi bellici della Prima Guerra Mondiale.
Per farla breve: i grandi dati di per sé non sono né buoni né cattivi. Ma big data significa anche Big Responsability, come dicono – nella loro intervista– i due ricercatori Egon Stemle e Lukas Egarter Vigl, che auspicano l’adozione di linee guida per un uso eticamente corretto dei dati tratti dai social media.
Se vi è venuta voglia di leggere questi e ancora altri reportage, interviste e fumetti sul tema dei big data, potete abbonarvi gratuitamente ad Academia scrivendo a communication@eurac.edu. L’edizione cartacea è sempre a disposizione gratuitamente anche nelle sedi delle due istituzioni e in formato digitale su https://issuu.com/unibz/docs. Nella sua versione online Academia racconta regolarmente la ricerca di unibz e Eurac Research: www.academia.bz.it.