Bolzano. Asili riservati, “ennesima provocazione” coglie nel segno

Verdi ipercritici, Pd punta i piedi.
Sono stati affissi in tutti gli spazi delle fermate degli autobus i manifesti con la scritta “Precedenza ai bambini tedeschi negli asili” in lingua tedesca, quindi il volto di un bimbo e il logo Südtiroler Freiheit, il partito secessionista fondato da Eva Klotz. Quindi conferenza stampa di Sven Knoll con i colleghi Myriam Atz Tammerle, Bernhard Zimmerhofer e Christian Kollman per spiegare “l’assedio” dei bimbi tedeschi nelle scuole materne. Il tutto condito con motivazioni pedagogiche per spiegare che la presenza dei bambini non tedeschi va a discapito dei bambini tedeschi perché i primi – italiani e stranieri – non sapendo il tedesco hanno bisogno di più sostegno didattico.
“Quel manifesto è l’ennesima provocazione etnica della destra tedesca, – dichiara Brigitte Foppa, consigliera provinciale dei Verdi – il problema degli asili tedeschi è frutto delle mancate risposte della politica alle richieste della popolazione che da anni chiede un’istruzione plurilingue. I partiti di governo, Svp e Pd, hanno deciso di non istituire questo tipo di scuola e quindi non c’è da stupirsi se i genitori si arrangiano e iscrivono i figli alle scuole tedesche. L’unica soluzione – conclude Foppa – è quella di realizzare asili plurilingui.”
Insorge anche il Pd, perché Christian Tommasini dichiara di essere pronto difendere con le unghie e con i denti il diritto delle famiglie alla libera scelta della scuola. “Un conto – afferma il vicepresidente della Giunta provinciale – è cercare di distribuire i bambini, mentre non è ammissibile fare test d’ingresso o liste di proscrizione. Vanno sostenuti tutti gli sforzi per rafforzare il plurilinguismo così come va difesa la libertà di scelta dei genitori.”   

Foto, Christian Tommasini, Pd, Vicepresidente giunta provinciale