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Caaf Cgil: Previdenza complementare, le novità

9 Marzo 2018

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Caaf Cgil: Previdenza complementare, le novità

Nella legge di bilancio per il 2018 sono state introdotte alcune importanti novità sui temi della previdenza complementare per i dipendenti pubblici. Tra le principali, come spiega l’amministratore delegato del Caaf della Cgil altoatesina, Marco Pirolo, l’aumento del limite annuo di deducibilità fiscale, che passa a 5.164,57 euro, equiparandola a quella dei dipendenti del settore privato.
Inoltre, è prevista una tassazione agevolata delle prestazioni finali (tassazione a titolo d’imposta che varierà dal 15% al 9% in base al numero di anni d’iscrizione a forme di previdenza complementare). I benefici fiscali in questione sono applicabili a decorrere dai versamenti effettuati dal primo gennaio 2018 per i dipendenti delle amministrazioni che risultano iscritti a forme pensionistiche complementari.
Il Caaf della Cgil spiega anche che l’accesso alla Rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) riguarda i lavoratori che hanno aderito alla previdenza complementare. La RITA consente di utilizzare il capitale accumulato nel fondo sotto forma di rendita fino al conseguimento della pensione di vecchiaia. Possono accedervi: i lavoratori che maturano il diritto a pensione di vecchiaia entro i cinque anni successivi e che possono vantare 20 anni di contribuzione; i lavoratori che maturano il diritto a pensione di vecchiaia entro i dieci anni successivi e risultano inoccupati da più di 24 mesi. Alla RITA viene applicata la tassazione con aliquota base del 15% ridotta dello 0,3% ogni anno di partecipazione successivo al 15esimo, oppure, a scelta del lavoratore, viene applicata la tassazione ordinaria.