Bolzano. Legge urbanistica, vincono le lobby sui cittadini, dure le critiche dei Verdi
Fortemente critica la posizione dei consiglieri Verdi in consiglio provinciale sulla “Legge urbanistica” -o meglio il DDL n.151/18 Territorio e paesaggio – i cui lavori si protraggono dal lontano 2014. I Verdi, da sempre promotori dei processi partecipativi riconoscono che nella prima fase dei lavori un coinvolgimento in tal senso non era mancato. La primissima bozza emessa nel settembre 2016 conteneva ancora resti diquella prima fase. Effettivamente le associazioni ambientaliste ne avevano dato un giudizio moderatamente positivo, comunicando le loro proposte migliorative. Riccardo Dello Sbarba si è addentrato nella analisi delle diverse bozze successive appurando come, soprattutto i rappresentanti dell’agricoltura, del turismo e dell’industria, siano riusciti a piazzare i loro interessi. “I tanti passaggi eliminati e trasformati sono chiare tracce di pressioni molto forti ben visibili soprattutto nelle innumerevoli eccezioni, ma anche nella sfilza di concessioni al mondo contadino e a quello degli albergatori-
La tutela del paesaggio viene notevolmente indebolita rispetto alla precedente legge del 1970 che sull’argomento aveva 34 articoli, mente nella proposta di legge attuale al paesaggio sono dedicati 7 articoli. albergatori.Per quanto riguarda il consumo del suolo, i Verdi rileva che al futuro consumo non viene fissato alcun limite quantitativo. “Grazie alla pressione delle lobby di interesse– sostengono i Verdi – sono state aggiunte numerose possibilità di edificazione anche FUORI dall’area insediabile. Ne sono esempio le deroghe per le “zone a destinazione particolare“ (turismo, attività produttive), l’aumento delle possibilità di costruire nel verde agricolo per i masi chiusi, l’aumento di cubatura e il trasferimento di cubatura nel verde agricolo.”
Da un punto di vista complessivo, secondo i Verdi, il disegno di legge “Territorio e paesaggio” non dispone di un ampio sostegno in Consiglio. “La stessa maggioranza sostengono – esprime dubbi sulla sensatezza delle intenzioni contenute nella legge. E non si tratta solo di giochetti di potere interni al partito, ma anche di vere e proprie assurdità alle quali fa riferimento anche il Consiglio dei Comuni. Per questo nella stessa commissione si parlava di far entrare in vigore la legge in varie fasi. Alcune parti -così si è espresso da poco il Presidente Kompatscher – potrebbero diventare legge solo dopo le elezioni comunali del 2020.
In questo contesto ci poniamo la vera domanda di merito: questa legge migliora la pianificazione territoriale e la tutela del paesaggio in Sudtirolo rispetto alla normativa attuale?”I Verdi sostengono decisamente di no.
Foto, Brigitte Foppa, Hans Heiss e Riccardo dello Sbarba, consiglieri provinciali del Gruppo Verde