Bolzano. “L’autodifesa” di Filippo Maturi, eletto nel proporzionale Lazio 2/01
“La mia candidatura ‘fuori porta’ è stata un atto di legittima difesa a seguito del tradimento del Pd“, ha detto il neo-deputato della Lega Filippo Maturi in riferimento alla candidatura locale della toscana Maria Elena Boschi e del bellunese Gianclaudio Bressa. “Il gruppo linguistico italiano in Alto Adige rischiava di non avere rappresentanti del territorio in Parlamento“, ha spiegato Maturi in una conferenza stampa oggi a Bolzano. Maturi ha annunciato di voler mantenere la carica di consigliere comunale a Bolzano, a condizione che la tempistica romana glielo consenta.
La sua elezione alla Camera nel listino proporzionale Lazio 2/01 ha destato un certo stupore a Bolzano, di qui la sua spiegazione ai concittadini. A modo suo, “per legittima difesa,” per sua ammissione un paracadutato, perché era stato candidato dalla Lega nel listino proporzionale Lazio 2/01 al secondo posto, dopo Barbara Saltamartini, pluricandidata, eletta nel Lazio 1/02. A quel punto Maturi è scalato di un posto e si è aperta la porta di Montecitorio. Maturi era in corsa anche nel listino del Trentino Alto Adige. A sorpresa, pochi giorni prima del voto era trapelata la sua candidatura laziale, grazie alle quote nelle liste riservate da Salvini ai Giovani padani, di cui Maturi, salviniano, è commissario provinciale. E così insieme a Michaela Biancofiore (Forza Italia), eletta nel collegio Piacenza-Parma–Reggio Emilia, il centrodestra altoatesino avrà due deputati. Un duetto «esterno», che si affianca alla squadra tutta autonomista eletta in Alto Adige.
In foto, il neo-deputato leghista Filippo Maturi