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Bolzano. “Emotion day”, gli studenti della Claudiana imparano il mestiere della gestione delle emozioni

8 Marzo 2018

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Bolzano. “Emotion day”, gli studenti della Claudiana imparano il mestiere della gestione delle emozioni

Chi svolge una professione sanitaria deve confrontarsi con le emozioni dei pazienti e con le proprie. È una sfida difficile che richiede molta forza e spesso si conclude con un esaurimento emotivo. Considerata l’importanza che questo tema riveste nella formazione professionale, la Scuola provinciale superiore di sanità Claudiana ha recentemente organizzato un “Emotion day” che per molti aspetti è stata una giornata davvero emozionante per i 400 studenti della scuola. “Questo evento è uno dei momenti clou dell’anno accademico della Scuola provinciale superiore di sanità. Noi della Commissione qualità selezioniamo ogni anno un tema che possa interessare tutti gli studenti della Claudiana. Si tratta di una manifestazione che vede tutte le figure professionali incontrarsi una volta all’anno per avere uno scambio reciproco. Il tema da noi scelto per il 2018, riguardante la gestione delle emozioni nella vita professionale, è stato molto apprezzato”, ha affermato Caterina Messerschmidt-Grandi, membro della Commissione qualità della Claudiana che ogni anno organizza questa conferenza per gli studenti della scuola. Si potrà inoltre sfruttare tale occasione per effettuare un “test sull’empatia” tra gli studenti, volto a verificare quanto duri l’effetto di una manifestazione di questo tipo sui partecipanti.
Ospiti dell’evento sono stati 11 rinomati relatori italiani e stranieri che hanno riferito in merito al tema delle emozioni. Un seminario dal titolo “Macht und Ohnmacht: Agressionen im klinischen Alltag” è stato tenuto dallo psichiatra e psicoterapeuta Prof. Dr. Andreas Conca, direttore del Servizio Psichiatrico e coordinatore provinciale del Servizio di Psichiatria e Psicoterapia dell’età evolutiva dell’ospedale di Bolzano. Conca ha illustrato i possibili tipi di aggressione e come si possano creare situazioni aggressive tra pazienti ed équipe curante ma anche all’interno dell’équipe curante stessa.
Presente all’evento anche lo scrittore e Prof. em. Pio Enrico Ricci Bitti, docente della facoltà di psicologia dell’università di Bologna, che nel suo intervento ha sottolineato l’importanza di un buon ascolto e della comunicazione che riguarda anche, ma soprattutto, il proprio interlocutore e le sue reazioni .
Della ”terapia della risata” si è occupato Erich Meraner di Bressanone, educatore specializzato e presidente dell’associazione Comedicus. È ormai dimostrato che ridere è una terapia eccezionale. La risata rilassa, dissolve le paure, rinforza il sistema immunitario grazie alla produzione di endorfine, gli ormoni della felicità, attiva l’autoguarigione e sostiene il processo di recupero della salute. “Se si riesce a ridere di se stessi, allora tante cose nella vita si relativizzano. Vorrei far capire ai giovani quanto sia importante ridere ed avere umorismo. In tal modo tante cose si vedono in un’altra prospettiva. Vivendo con umorismo la vita diventa molto più leggera”, ha dichiarato convinto Meraner.
Nell’ambito della manifestazione è stato anche consegnato un assegno di 825 Euro a Irene Anesi. vice-presidente dell’Associazione mucoviscidosi Alto Adige. L’importo è il ricavato della vendita di vecchi libri in un mercatino delle pulci fatta dal rappresentante degli studenti Clemens Folie. La mucoviscidosi è una grave patologia metabolica congenita ed è la malattia ereditaria più diffusa tra la popolazione bianca, è cronica e progressiva.

In Foto, Guido bocchio, Klemens Folie, Irene Anesi (Copyright Claudiana)